
Nella giornata di lunedì, intorno alle 13, presso la Sala Operativa della Questura di Lecce è giunta una telefonata di una donna che ha riferito di essere a casa della madre 83enne e di aver risposto al telefono fisso, dove, dall’altra parte della cornetta, vi era un interlocutore con voce maschile e flessione napoletana, che chiedeva se fosse l’abitazione di suo, nominandolo.
Nonostante il genitore fosse defunto da più di venti anni, la donna ha di sì all’interlocutore che si è presentato come un Maresciallo dei Carabinieri e le ha riferito che il padre aveva avuto un incidente stradale, aveva investito una signora e che, per evitare il carcere, lei avrebbe dovuto consegnare al sedicente militare la somma di 30mila euro.
La sagacia della donna ha permesso di tenere in attesa l’interlocutore sulla linea fissa e contestualmente, chiamare con il telefono cellulare il numero di emergenza unico 112.
A quel punto, la centrale operativa informava all’istante il personale della Sezione Reati Contro il Patrimonio della Squadra Mobile di un possibile tentativo di truffa agli anziani, che predisponeva immediatamente un servizio finalizzato all’individuazione dell’autore o degli autori del delitto. Così, due agenti della Polizia di Stato si sono posizionati a casa della vittima e due in pattuglia effettuavano una perlustrazione intorno alla casa.
Intanto, la trattativa tra il presunto maresciallo e la donna continuava e, alla fine, questa gli comunicava di aver raccolto contanti e monili in oro informa dolo che lo avrebbe atteso fuori dalla abitazione e a questo punto, gli agenti si sono appostati.
Giunto il momento dell’incontro, prima della consegna materiale nella busta che avrebbe dovuto contenere gioielli e denaro, la signora ha notato un uomo alla guida di un’autovettura che la stava osservando. Il conducente, alla vista dei poliziotti, ha cecato un tentativo di fuga desistendo poco dopo per la impossibilità di completare la manovra.
Dopo le attività preliminari, l’uomo, un 22enne di Napoli, è stato immediatamente sottoposto a perquisizione personale, atto che ha permesso di rinvenire due telefoni cellulari, uno dei quali verosimilmente utilizzato per il contatto tra gli organizzatori della truffa e il terminale preposto al ritiro della busta.
Nelle prime fasi gli uomini di “Viale Otranto”, hanno trovato nel veicolo la presenza di una piccola dose di marijuana.
Nel corso dell’attività investigativa, i due telefoni cellulari in possesso del 22enne Sono stati sottoposti a sequestro per gli ulteriori accertamenti a disposizione della Autorità Giudiziaria.
Al termine delle attività all’uomo è stato notificato il Foglio di Via Obbligatorio dal Comune e dalla Provincia di Lecce e deferito in stato di libertà per il reato tentato di truffa e inoltre segnalato al Prefetto con relativo ritiro della patente di guida.