Più di 1.000 ricci sequestrati all’alba nei mari dell’Area Marina Protetta, nei guai pescatore di Leverano

Inoltre è stata sequestrata tutta l’attrezzatura subacquea. L’operazione in sinergia tra la Guardia di Finanza di Gallipoli e il personale dell’Amp.

Nonostante le restrizioni governative imposte dall’emergenza dovuta all’epidemia da Covid 19, non si è arrestata la pesca illegale ai danni degli ecosistemi marini dell’Area Marina protetta di Porto Cesareo. L’attenzione delle Forze Dell’ordine, comunque sempre alta, ha quindi reso possibile sventare un nuovo abuso.

Ed è così che alle prime luci dell’alba di oggi, nelle acque della Amp, si è svolta una nuova operazione di Polizia marittima svolta in sinergia e collaborazione dalla Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Gallipoli, reparto dipendente dalla ROAN di Bari e il supporto del personale della Riserva Nazionale protetta Porto Cesareo.

All’alba quindi è partito il nuovo blitz che ha portato al sequestro di oltre 1.000 ricci di mare e dell’attrezzatura subacquea impiegata, oltre alla denuncia di un pescatore residente a Leverano.

L’azione di controllo, monitoraggio e repressione si è resa possibile grazie al sistema di videosorveglianza a contrasto della pesca di frodo denominato “Torri Vedetta di Legalità” in dotazione dell’Amp cesarina.

Tutto il pescato, ancora in vita, è stato ributtato in mare.



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