Dichiarazioni false su moglie e figli “a carico”: indagato 65enne che ha raggirato l’INPS, ottenendo 28mila euro

L’avviso di conclusione è stato notificato a P.S. 65enne di Lecce. Risponde del reato continuato d’indebita percezione di erogazioni pubbliche. I fatti si sarebbero verificati da luglio del 2008 fino a al febbraio del 2013.

Avrebbe raggirato l’INPS per ben cinque anni riuscendo così a percepire oltre 28mila euro. Il pubblico ministero Milto De Nozza ha chiuso l’inchiesta. L’avviso di conclusione indagini è stato notificato a P.S., 65enne di Lecce.

Risponde del reato continuato d’indebita percezione di erogazioni pubbliche
. L’indagato ha venti giorni di tempo per produrre memorie difensive o chiedere di essere interrogato. È assistito d’ufficio dall’avvocato Diego Cisternino.

I fatti si sarebbero verificati da luglio del 2008 fino a al febbraio del 2013. Secondo la tesi accusatoria, il 65enne leccese avrebbe presentato all’INPS una serie di false dichiarazioni per ottenere l’indebita erogazione degli assegni del nucleo familiare. L’indagato avrebbe indicato nella “lista” dei familiari a carico la ex coniuge divorziata, un figlio in realtà a carico di un’altra ex compagna e addirittura tre figli inesistenti.

Il raggiro sarebbe venuto a galla a seguito di una serie di verifiche amministrative. A quel punto si sarebbe proceduto alla sospensione delle erogazioni di denaro pubblico.



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