
Disposti gli arresti domiciliari, per il 47enne di Gallipoli accusato di minacce verso il sindaco Stefano Minerva e il consigliere comunale Giancarlo Padovano, per l’assegnazione di una casa popolare.
Il Riesame (Presidente Carlo Cazzella, a latere Giovanni Gallo e Pia Verderosa) ha accolto il ricorso del pm Luigi Mastroniani, dopo la decisione del gip di sostituire la misura del carcere, con quella del divieto di avvicinamento alle persone offese per Stefano Della Rocca. L’ordinanza emessa non è immediatamente esecutiva, poiché si aspetta l’esito dell’eventuale ricorso in Cassazione della difesa, rappresentata dall’avvocato Carlo Gervasi.
L’indagato risponde dell’accusa di violenza o minaccia ad un corpo politico e tentata estorsione.
Il 47enne di Gallipoli, era finito in manette il 12 maggio scorso. Il gip Alessandra Sermarini, al termine dell’udienza, aveva convalidato l’arresto, ma aveva sostituito la misura del carcere, con quella del divieto di avvicinamento.
Durante l’interrogatorio, Della Rocca ha fornito la propria versione dei fatti, negando sostanzialmente le minacce. Era sotto effetto di alcol ed esasperato dalla propria condizione di disoccupato.