Dopo il sequestro arriva anche la confisca. 925mila euro il valore dei beni oggetto del provvedimento

Il decreto è stato eseguito dalla Direzione Investigativa Antimafia di Lecce e beni sono riconducibili all’imprenditore Ennio Dantes. Nel dicembre dello scorso anno era giunto il provvedimento di sequestro.

Un compendio immobiliare e mobiliare costituito da un’abitazione ubicata nella marina di Torre Dell’Orso – rinomata località turistico-balneare in provincia di Lecce – e da una serie di disponibilità bancarie e assicurative. Sono questi i beni nei confronti dei quali è stato destinato un decreto di confisca, a cui gli uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Lecce hanno dato esecuzione.

Il provvedimento di confisca giunge a seguito di quello di sequestro, compiuto dalla stessa Direzione Investigativa Antimafia leccese (ed emesso dal Tribunale di Lecce – Sezione Penale – Ufficio Misure di Prevenzione)  nel mese di dicembre dello scorso anno.

I beni oggetto della confisca sono riconducibili a Ennio Dantes,  64enne, noto imprenditore leccese operante nel settore della commercializzazione di prodotti per ufficio ed il loro valore ammonta alla cifra di circa 925mia euro.

Il decreto in oggetto è stato disposto dalla Prima Sezione Penale del Tribunale di Lecce, nell’ambito di una misura di prevenzione patrimoniale, su richiesta del Direttore della Direzione Investigativa Antimafia.

Le indagini eseguite dagli organi inquirenti a carico dell’uomo hanno permesso di accertare una sproporzione tra il patrimonio immobiliare e mobiliare posseduto e le fonti di reddito dichiarate nel tempo.
Ennio Dantes, ricordiamo, è noto alle cronache giudiziarie salentine per essere stato arrestato, nell’anno 2007, sempre dalla Sezione Operativa di Lecce della Dia, nell’ambito di un’indagine per fatti di usura il cui procedimento penale è ancora pendente.