Esce per un permesso premio e non torna piè¹. Ricercata 29enne che uccise il fidanzato

Sono estese in tutta Italia le ricerche di Rosa Della Corte, condannata a 18 anni per l’omicidio del suo fidanzato, Salvatore Pollasto. La donna ha lasciato Borgo San Nicola dopo una licenza premio e non è¨ piè¹ tornata. Sparito anche il nuovo compagno, conosciuto durante i permess

Oggi, Rosa Della Corte di anni ne ha 29. Ma quando venne sospettata prima e incriminata poi di aver ucciso il fidanzato, il militare Salvatore Pollasto, trovato senza vita in una Y10 bianca, una mattina del 4 aprile 2003, in una stradina cieca di via Borsellino e Falcone, una via solitamente frequentata da prostitute a Casandrino, uno dei tanti paesi dell' entroterra napoletano, era appena maggiorenne. Un omicidio per rapina? Fu quella la prima ipotesi, ma venne scartata quasi subito: il giovane non ha con sé il portafogli, ma ha al polso un orologio di valore. E poi i pantaloni calati fino al ginocchio, gli slip in parte abbassati, le ecchimosi e i segni sui polsi, come se fosse stato legato, e le due coltellate all’addome facevano immaginare ben altro. Perché si presentava così il corpo del giovane all’epoca dei fatti appena 21enne, un “ragazzo” per bene, almeno così era descritto in paese. A quel punto fu il movente passionale la pista più accreditata.

Fin da subito i sospetti si concentrarono sulla 18enne. Dopo sei mesi, quella prima intuizione si rivelò esatta: Rosa Della Corte venne arrestata. In quell'occasione pronunciò solo una frase: «credo che dovrò chiamare il mio avvocato». Contro di lei, nessuna prova schiacciante, solo tanti indizi che convergono pericolosamente: l’alibi che aveva fornito, innanzitutto, non era così solido (ha raccontato di aver sbattuto la portiera dell’auto e di essere andata via dopo l’ennesimo litigio con Salvatore. Mentre tornava a casa, nel cuore della notte, un metronotte le avrebbe dato un passaggio. Gli investigatori lo rintracciano, lui esiste sul serio e conferma tutto. Ma c'è una mezz'ora di buco. Gli orari non coincidono) e poi gli abiti che la ragazza ha detto di aver indossato quella notte erano  stati lavati con la candeggina. Ed ancora, manca il movente.

In primo grado la bella quanto spregiudicata ragazza fu condannata a 25 anni per omicidio volontario, pena poi ridotta in appello a 18 anni e confermata, nel 2006, dalla Corte di Cassazione. 

Oggi si torna a parlare di Rosa Della Corte: sarebbe dovuta rientrare in carcere a Lecce, dove stava scontando la pena, venerdì mattina, entro le 10.00. Da allora, però, di lei si è persa ogni traccia. Sparita nel nulla. Insieme a lei non si hanno più notizie anche dell’attuale findanzato, conosciuto durante i permessi per buona condotta. Una fuga d’amore? Non secondo l’avvocato Carmine Gervasi, stimato penalista del Foro di Lecce. Il legale, che segue da anni le vicende sue giudiziarie esclude quest’ipotesi: la giovane sarebbe dimagrita di 25chili.  È stato lui a dare l’allarme «sono davvero preoccupato – ha detto all'Ansa l’avvocato Gervasi – più che a una fuga d'amore, penso a un gesto estremo. Rosa è molto depressa».



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