Dopo l’arresto arriva l’estradizione, Vincenzo Amato atterrato in Italia. Dovrà scontare oltre 19 anni di carcere

Era sfuggito alla cattura nel 2016, è stato arrestato lo scorso giugno. È inserito nell’elenco dei 100 latitanti di maggiore pericolosità.

Dopo l’arresto in Spagna lo scorso 13 giugno, nella mattinata di oggi, presso l’Aeroporto Internazionale di Fiumicino, è giunto, scortato da personale del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale – Divisione Interpol Vincenzo Amato, latitante dal 2016, inserito nell’elenco dei 100 latitanti di maggiore pericolosità.

Ad attenderlo gli uomini della Polizia di Stato del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine e della Squadra Mobile di Lecce, oltre che del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, che gli hanno notificato un ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Lecce, in forza del quale l’ex latitante deve espiare una pena residua di oltre 19 anni di reclusione.

La cattura, avvenuta nella cittadina iberica di Benalmadena, è giunta al termine di una complessa attività d’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Lecce e svolta dagli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Lecce, oltre che del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, in collaborazione con l’unità FAST (Fugitive Active Search Team) della UDYCO Central della Polizia spagnola.

L’uomo, che deve scontare una condanna definitiva per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, sfuggì alla cattura nel marzo del 2016. Inizialmente nascostosi in Grecia, il latitante si rifugiò alcuni mesi dopo in Andalusia.

L’attività svolta dagli uomini della Polizia di Stato ha permesso nei mesi scorsi di restringere l’area di ricerca alla provincia di Malaga dove è stata individuata, nel comune di Benalmadena, l’abitazione di una donna che risultava avere un rapporto di natura sentimentale con lui.

Con il coordinamento del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia è stata così avviata una collaborazione con l’unità FAST (Fugitive Active Search Team) della UDYCO Central della Polizia spagnola, unità specializzata nella cattura dei latitanti, che in stretto contatto con la Polizia italiana ha svolto appostamenti presso l’abitazione individuata a Benalmadena (Malaga), sino all’epilogo del 13 giugno scorso, quando il ricercato è stato fermato mentre faceva rientro nella menzionata dimora.

Nei suoi confronti è stata esecuzione di una misura cautelare in carcere che lo vede indagato per essere ritenuto, nell’ambito di un’indagine svolta dalla Squadra Mobile di Milano e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo lombardo, responsabile di un traffico internazionale di stupefacenti del tipo cocaina.

Al termine delle procedure di estradizione, è stato condotto presso il carcere di Viterbo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.



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