Due pentiti della Sacra Corona Unita sono evasi, in poche ore, con lo stesso “copione”. Se la fuga è stata orchestrata a tavolino o se abbiano approfittato del permesso premio concesso per buona condotta, non è dato saperlo.
L’ultimo a non essere rientrato nel carcere delle “Vallette” di Torino è Salvatore Massaro, 50enne finito dietro le sbarre con l’accusa di rapina. L’ultima volta che il suo nome aveva conquistato agli onori della cronaca risale al 2002, quando fuggì da una località protetta, dove era stato “nascosto” in quanto collaboratore di giustizia. Non si fermò ad un posto di blocco della Guardia di Finanza, costringendo gli uomini in divisa ad un folle inseguimento terminato con un incidente stradale in cui perse la vita un finanziere.
Massaro è un personaggio controverso. Quando aveva deciso di ‘parlare’ svelò un complotto contro il procuratore Cataldo Motta: Salvatore Padovano – il boss gallipolino ucciso il 6 settembre del 2008 in un agguato teso davanti ad una pescheria – aveva ordinato di screditare l’operato del magistrato per compiacere un politico di Gallipoli.
Nicola di Comite, 55 anni è ‘ricordato’ per un omicidio, commesso negli anni Novanta. Entrambi avrebbero finito di scontare la pena nel 2020, ma hanno deciso di far perdere le loro tracce.
I due ora sembrano svaniti nel nulla, sono “uccel di bosco” come si dice in gergo. Avranno, però, il fiato sul collo delle forze dell’ordine che stanno portando avanti, senza sosta, le ricerche per riacciuffarli.
