Accusato ingiustamente dell’omicidio di Noemi. Fausto Nicolì chiede a Lucio un maxi risarcimento

Il giudice ha rinviato l’udienza preliminare al prossimo 28 novembre, quando il legale di Lucio Marzo, presenterà presumibilmente richiesta di rito abbreviato.

Invoca un maxi risarcimento, il meccanico di Patù accusato, attraverso una serie di lettere scritte da Lucio Marzo, dell’omicidio di Noemi Durini.

In mattinata, Fausto Nicolì, attraverso l’avvocato Luca Puce, ha presentato l’istanza di costituzione di parte civile, dinanzi al gup Carlo Cazzella invocando la cifra di 100mila euro. Era infatti prevista per oggi, l’udienza preliminare a carico del 18enne di Montesardo, che risponde del reato di calunnia aggravata. Il giudice ha rinviato al prossimo 28 novembre, quando l’avvocato Luigi Rella, legale di Lucio Marzo, presenterà presumibilmente, richiesta di rito abbreviato. Oggi, infatti, l’istanza non poteva essere avanzata, in mancanza della Procura speciale, vista l’assenza di Lucio.

L’inchiesta

L’inchiesta riguarda le missive scritte dal carcere minorile di Quartucciu, in cui accusava il meccanico di Patù dell’omicidio di Noemi Durini. Ben sei, quelle in cui Fausto Nicolì veniva additato come il vero colpevole dell’uccisione della studentessa di Specchia.

Nella prima, datata 2 gennaio 2018, Lucio (nonostante la piena confessione del mese di settembre, n.d.r) afferma: “Ora sono stanco delle bugie e delle colpe che mi sto prendendo io… Lo sto facendo soltanto perché Fausto mi ha detto che se non lo facevo, rischiavo la vita”.

In una successiva missiva, il ragazzo di Montesardo ricostruisce anche la dinamica dell’omicidio, dicendo

“Arrivammo in campagna, al chè io mi misi in mezzo, e lui mi diede un forte schiaffo… lui sferrò il coltello e la pugnalò al collo… lei cadette a terra e Fausto le tirò le pietre addosso”.

In un’altra lettera, poi Lucio alza ulteriormente il tiro, affermando che “Lui mi ha fatto una promessa che se parlavo sterminava la mia razza”. E infine, scrive al papà di Noemi, dicendo: ” Umberto volevo soltanto dirti che ad ammazzare Noemi, non sono stato io, ma c’entra Fausto Nicolí e qualcun altro”.

Fausto Nicolì presentò successivamente una denuncia contro Lucio.

Intanto, però, il pm Donatina Buffelli aveva anche aperto un’inchiesta, iscrivendo Nicolì nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio volontario. Un atto dovuto, per effettuare i necessari accertamenti investigativi, che evidentemente avranno dato esito negativo. Il meccanico, venne anche ascoltato in Procura, respingendo fermamente ogni accusa. Conseguentemente, il pm Buffelli ha chiesto larchiviazione del procedimento per Nicolì, anche per l’infamante accusa di prostituzione minorile.

Invece, come sappiamo, è andato avanti il processo a carico di Luicio Marzo, per l’omicidio di Noemi Durini. Il 18enne di Montesardo è stato condannato a 18 anni ed 8 mesi, al termine del rito abbreviato, celebratosi presso il Tribunale dei Minori.



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