Festa di Sant’Oronzo. «Animali in vendita», chiusa una bancarella

Chiusa dalle Guardie Ecozoofile Anpana e dalla Polizia Locale-Settore Ambiente, una bancarella che esponeva diversi tipi di animali, pronti per la vendita. Il responsabile ha ammesso di praticare tale attività anche durante i giorni del mercato di Piazza Libertini

È tutto pronto per la tradizionale festa in onore dei Santi protettori di Lecce, Oronzo, Giusto e Fortunato. Festeggiamenti religiosi in primis, poi il resto. E per resto si intende ciò che fa da “contorno” ad uno degli appuntamenti più attesi e sentiti dei leccesi: le scintillanti luminarie pronte ad incantare i presenti che, noccioline in mano, passeggeranno tra le stradine del centro storico e le tradizionali bancarelle, già state allestite nel cuore del capoluogo barocco. Insieme al piano traffico varato per evitare disagi e caos, nei giorni scorsi in una nota era stata annunciata la lotta senza quartiere alla vendita nelle bancarelle di animali di affezione e non solo.

«Gli animali – aveva dichiarato l’assessore all’ambiente Andrea Guido – sono costretti a  terribili sofferenze a causa della reclusione e del trasporto, dello stress, della paura, dell'esposizione al caldo o al freddo e, in  conseguenza di ciò, soggetti a un'elevata mortalità, sia nel mentre sono ancora in possesso  dei commercianti, sia in possesso di chi irresponsabilmente, potrebbe  acquistarli o vincerli. Evito di dilungarmi poi su quanto tutto ciò possa essere diseducativo,  soprattutto per i bambini (che imparano a considerare il più debole un mero oggetto da utilizzare per il proprio divertimento), in  considerazione dell'ovvietà della cosa».  Insomma, niente più animali in vendita.

Questa mattina i primi risultati quando le Guardie Ecozoofile Anpana Lecce e la Polizia Locale-Settore Ambiente hanno diffidato e invitato il titolare a chiudere la propria bancarella che esponeva animali pronti per la vendita. Il responsabile, oltre a violare l'ordinanza appositamente emanata per le festività patronali che vieta appunto la vendita di animali, ha violato anche il regolamento comunale per la tutela e il benessere degli stessi, visto che ha dichiarato di praticare tale attività anche durante i giorni del mercato di Piazza Libertini.



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