“Final Blow” su mafia e droga: il Riesame dispone la scarcerazione per uno dei 69 arrestati

Il Tribunale del Riesame ha revocato la misura del carcere per il 37enne leccese, accogliendo l’istanza dell’avvocato Marco Caiaffa.

Prima scarcerazione nell’ambito dell’operazione “Final Blow” che portò all’arresto di ben 69 persone, nel febbraio scorso. Il Tribunale del Riesame (Presidente Carlo Cazzella, a latere Antonio Gatto e Anna Paola Capano) ha revocato la misura del carcere per Cristian Salierno, 37enne leccese, accogliendo l’istanza dell’avvocato Marco Caiaffa.

Nelle settimane scorse, invece, Salierno è stato prima scarcerato dopo l’udienza di convalida e poi assolto dal gup Simona Panzera, in un altro procedimento. Difatti, il 5 dicembre scorso, gli agenti della Squadra Mobile hanno “beccato” il nipote Andrea Saponaro, 28emne leccese, nell’attività di cessione di 2 involucri, contenenti complessivamente 10 grammi di cocaina a due soggetti. Immediatamente ha fatto seguito la perquisizione del box auto del 28enne in cui, secondo gli inquirenti, sarebbe risultato presente anche Salierno.

Tornando all’operazione Final Blow, occorre ricordare che il lavoro investigativo ha permesso di accertare la consolidata egemonia su Lecce del Clan Pepe, facente capo a Cristian Pepe e a al fratello Antonio, meglio noto con il soprannome di “Totti”. Le investigazioni hanno evidenziato come il sodalizio criminale avesse ormai preso il controllo esclusivo nella citta di Lecce e in molti comuni prossimi al capoluogo, delle principali attività criminali attraverso la gestione di canali di approvvigionamento della droga, la successiva vendita al dettaglio, le estorsioni oltre al controllo del gioco d’azzardo.

Sono emersi ulteriormente elementi relativi al tentativo da parte del clan di influenzare l’operato di amministratori locali al fine di assicurarsi le autorizzazioni a organizzare eventi e spettacoli in un’area oggetto di concessione comunale.



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