Furto al Corpo Forestale, perquisite abitazioni di un indagato

Si ritrova nei guai un indagato per gli eventi collegati ai fatti di luglio scorso. Dopo una perquisizione i militari trovano una fiamma ossidrica e munizioni.

Proseguono incessanti le attività relative al furto di armi avvenuto a San Cataldo la notte tra il 13 ed il 14 luglio scorsi, presso la sede di San Cataldo del Corpo Forestale dello Stato. Al termine dell’azione criminosa, erano state portate via, tra le altre cose, due pistole mitragliatrici M/12. Soltanto pochi giorni fa il ritrovamento, sulla via Vecchia Leverano di Copertino, della cassetta metallica sottratta dall’armadio metallico, aperto con una
fiamma ossidrica, dove erano custodite anche le armi.   
        

In ultimo, all’alba di oggi, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Lecce hanno eseguito un decreto di perquisizione emesso dal Pubblico Ministero Massimiliano Carducci della Procura della Repubblica di Lecce, nei confronti di un 34enne di Leverano, indagato nel procedimento penale seguito al furto.
Nel corso dell’attività, con la collaborazione dei Carabinieri delle Stazioni di Leverano e Porto Cesareo, i militari hanno rinvenuto, nella disponibilità dell’indagato, attrezzature idonee allo scasso e compatibili con le modalità del reato consumato a luglio, ovvero, la fiamma ossidrica, consistente nel cannello erogatore,  tubi di collegamento, manometri e bombola da quattordici litri, oltre a due grosse tronchesi, un palanchino di ferro e due spadini, idonei a forzare le serrature.

I carabinieri, i quali hanno perquisito l’abitazione di Leverano ed una masseria in uso sempre all’indagato, in agro di Porto Cesareo, hanno trovato anche dieci cartucce per pistola calibro nove per ventuno ed una Vespa Piaggio, rubata nel mese di aprile scorso, a Porto Cesareo ad un quarantenne del luogo, che tornerà in possesso del mezzo. Per questi fatti, l’indagato dovrà rispondere anche di detenzione illegale di munizioni e ricettazione.