Rubano il defibrillatore della squadra di pallavolo, l’appello delle giocatrici: “vi preghiamo riportatecelo”

Furto durante le festività natalizia in una scuola di Lecce: ignoti hanno sottratto il defibrillatore della squadra di volley Forzaragazze.it.

Un furto dettato dalla miseria umana o uno scherzo di cattivissimo gusto? Se lo chiedono le pallavoliste della squadra ASD Forzaragazze.it, compagine di volley della città di Lecce che negli ultimi giorni è stata vittima del furto di un defibrillatore in dotazione.

L’A.s.d. Forzaragazze.it si è dotata, negli ultimi anni, di ben due DAE e di otto operatori qualificati all’utilizzo, per far fronte ad eventuali emergenze, nelle varie strutture sportive a sua disposizione. Un’iniziativa che ormai accomuna tutte le realtà sportive per far fronte a malaugurati incidenti durante le partite o gli allenamenti, che è diventata anzi un obbligo gravante su tutte le società: il defibrillatore semiautomatico, infatti, è indispensabile per la rianimazione cardiopolmonare in caso di arresto cardiaco.

Dopo la sosta natalizia, la triste scoperta

“Al rientro dalla pausa natalizia, tuttavia, l’amara sorpresa – spiegano le giocatrici. Uno dei due apparecchi, collocato presso la Scuola Secondaria di Primo Grado “D. Alighieri” sita in Via Di Vereto in Lecce, e posizionato all’interno di un armadietto apposito, era scomparso. Che si sia trattato di una bravata o di un furto consapevole non è dato saperlo. Quello che risulta lampante, tuttavia, è la miseria umana”.

Un’apparecchiatura indispensabile, insomma. “Appropriarsi di un salvavita, che dispone di un codice seriale univoco (Zoll AED PLUS X16B814475) e che può essere facilmente rintracciato, è stata una mossa a dir poco avventata. A tal proposito, è stata sporta regolare denuncia ed allertate le autorità competenti. Le indagini sono tuttora in corso”, chiosano ancora dalla ASD.”

L’appello

“Preghiamo chiunque venga in possesso dell’apparecchio, di consegnarlo immediatamente presso il più vicino comando di Polizia o Carabinieri o, se si fosse trattato di uno scherzo di pessimo gusto, di ricollocarlo all’interno della palestra da cui è stato trafugato”, conclude l’appello delle giocatrici.



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