Gasdotto, scontri nella notte sulla Lecce Melendugno e quattro agenti feriti. I No tap sotto la Questura

Si fa sempre più tesa la questione del gasdotto e gli scontri tra attivisti e Forze di Polizia sono quasi quotidiani. Nuove tensioni nella notte.

Diventa sempre più incalzante la questione del gasdotto e quasi ogni giorno ormai si racconta di disordini, di testa a testa tra attivisti e forze dell’ordine.

Nuovo tentativo di blocco dei lavori alle primissime luci dell’alba messo in atto dagli attivisti No Tap sulla provinciale 145 che collega Lecce a Melendugno, all’altezza dell’incrocio tra Via San Niceta e Via Einaudi. E’ la via che i mezzi della Multinazionale Tap percorrono per arrivare al cantiere dove si sta realizzando il gasdotto.

I disordini

A quanto si apprende, uno degli attivisti è stato ritenuto responsabile di aver dato fuoco a un cassonetto dei rifiuti posizionandolo al centro di una traversa della strada provinciale. Altri hanno tentato di fermare il transito dei mezzi erigendo sulla strada un muretto con dei blocchi di cemento.

La strada è stata, poi, sgomberata per dare libertà ai camion di passare, anche mediante l’utilizzo degli scudi di protezione.

Come se non bastasse,infatti, a movimentare la nottata già alquanto agitata, sarebbe partita una sassaiola contro gli agenti di Polizia e 4 poliziotti del Reparto Mobile di Reggio Calabria hanno riportato varie lesioni e contusioni, con prognosi di circa 10 giorni.

L’arresto

L’intervento della Polizia di Stato ha portato all’arresto di Saverio Pellegrino 52enne già noto alle Forze dell’ordine e destinatario di foglio di via obbligatorio per 3 anni dal Comune di Lecce e dal Comune di Melendugno con scadenza al 2021. I reati contestati sono di resistenza a pubblico ufficiale; getto pericoloso di cose; inottemperanza al foglio di via obbligatorio; lesioni aggravate a pubblico ufficiale.

L’arrestato, all’atto della perquisizione, è stato trovato in possesso di grosse pietre in cemento, nascoste nelle tasche esterne del giubbotto.

Tra gli attivisti erano presenti anche altri soggetti destinatari di foglio di via obbligatorio, che verranno ugualmente deferiti.

No Tap in protesta

Non è rimasto in silenzio il Movimento dei No Tap alla luce di quanto accaduto e, come si legge sul profilo facebook, hanno affermato “Questa notte il braccio armato di Tap ha dato sfoggio del peggiore totalitarismo da regime. Due attivisti sono stati fermati e trasportati in questura, con accuse assurde!!! Andiamo tutti sotto la questura, per essere solidali con i nostri compagni!!! Non è possibile tutto ciò, non siamo in dittatura!”

E così è stato. Questa mattina, blocco del traffico su viale Gallipoli, all’altezza del rondò che porta in Questura. Ai piedi dell’edificio che ospita la Polizia di Stato un gruppo di manifestanti hanno fatto sentire la propria voce.

Una situazione che si fa sempre più difficile da gestire, insomma, una questione che ormai ha un forte eco a livello nazionale e non solo. Soltanto due giorni fa l’ennesimo episodio.

La contestazione al presidente della Regione Puglia

La contestazione, anche se in forme diverse, si è manifestata anche nella giornata di ieri in occasione della partecipazione del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano al Festival del cinema europeo di Lecce per l’anteprima del documentario Mena di Maria Cristina Fraddosio, che racconta la battaglia del territorio contro il gasdotto.

Alla fine del film breve ha preso la parola Emiliano e qui una pioggia di fischi e urla ‘vergogna vergogna’ da parte di alcuni attivisti No-tap presenti in sala. “La Regione quel gasdotto lo vuole – ha detto il Governatore di Puglia – come ho detto anche oggi a Taranto lo aspettano, perchè serve, ad esempio, per la decarbonizzazione dell’Ilva. Ma non lo vogliamo a Melendugno”.



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