Il ‘fiuto’ dell’unità cinofila non sbaglia: scoperte duecento piante di marijuana, due arresti

Arrestati dai Carabinieri produttori, coltivatori e spacciatori di Marijuana pronta per essere spacciata sulle strade della movida nella prossima estate gallipolina. Un 56enne ed un 28enne sono stati sorpresi con circa duecento piante di Marijuana e tre pistole.

Accusati di essere coltivatori e spacciatori di droga. Un 56enne ed un 28enne, entrambi pluripregiudicati, sono stati sorpresi – nel complesso – con circa duecento piante di Marijuana e tre pistole illecitamente detenute. Stamattina i militari della Aliquota Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Gallipoli hanno prima arrestato un uomo di Aradeo, Pietro Masciullo, già noto alle Forze dell’Ordine con l’accusa di coltivazione, produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, nonché detenzione illegale di armi aggravata e continuata. I militari – racconta una dettagliata nota stampa pervenutaci in redazione – tenevano sotto osservazione il soggetto da ormai qualche settimana; da quando, cioè, avevano notato che lo stesso fosse solito a intrattenersi in compagnia di tossicodipendenti del posto. Quest’ultimi, venivano spesso notati nei pressi (o addirittura all’interno) di un campo situato in “località Salomia Neviano, di fatto nella disponibilità di un 41enne di Aradeo che Masciullo (sostengono sempre i carabinieri) avrebbe “assunto” nelle vesti coltivatore. Inoltre, da qualche giorno, più di un cittadino aveva segnalato che, al cambiare del vento, uno strano odore tipico della marijuana si alzava nell’aria invadendo quelle contrade.
 
Così, all’alba di oggi, con la collaborazione delle Unità Cinofile “Aron” e “Fighter” del Nucleo Cinofili di Modugno, i carabinieri si sono appostati nelle adiacenze del terreno, attendendo che arrivasse qualcuno. Dopo qualche ora, eccolo comparire sul piccolo sentiero di campagna sul proprio fuoristrada (ancora non accortosi della presenza dei Carabinieri, ben nascosti nella vegetazione), che come ogni giorno accompagnava il suo amico nel proprio terreno. Non appena il 41enne stava mettendo piede nella proprietà, gli operatori lo hanno bloccato. Masciullo, invece, aveva subito ingranato la retromarcia per tentare una improbabile fuga nelle campagne. Proprio dietro di lui, però, c’erano i militari del Nucleo Cinofili di Modugno, che gli hanno chiuso ogni via di fuga.  
 
Inizia dunque la perquisizione. Ed emergono, nascoste in una cavità appositamente realizzata con mezzo meccanico e tra altre colture stagionali, ben cinquanta piante del tipo “Cannabis Indica” purissima in piena fioritura. Nell’ambito delle attività di perquisizione, inoltre, ai Carabinieri non è sfuggito che Masciullo apparisse stranamente agitato quando il cane antidroga “Aron” veniva fatto passare nelle vicinanze di un pollaio dal proprio conduttore. Dopodiché è intervenuto anche l’altro cane, “Fighter”, qualificato ed addestrato per ricerca armi ed esplosivi. Anche questa volta la pazienza da un lato, ma anche la professionalità degli uomini dell’Arma dall’atro, è stata premiante: abilmente occultate fra le tettoie del pollaio stesso, infatti, i militari hanno trovato – grazie al fiuto formidabile del “Carabiniere a 4 zampe” – ben tre pistole in perfetta efficienza: una revolver calibro 45 con matricola abrasa; una pistola “Bernardelli” cal. 7,65 denunciata rubata a Latina nel 2003; ed infine una pistola caricata a salve marca Beretta mod. 92 (del tutto identica a quella in dotazione alle Forze di Polizia).
 
Tutto qui? Niente affatto. Quasi contemporaneamente, in località “Foresta” (nell’agro fra i Comuni di Aradeo e Cutrofiano), i Carabinieri della Stazione di Aradeo  avevano predisposto – alla luce dei riscontri e delle frequentazioni di quanto appena raccontato – un servizio analogo nei confronti di Emanuele Beneggiamo, 28enne del luogo, con precedenti per incendio doloso e minaccia aggravata e continuata, nipote dell’arrestato Masciullo. I Carabinieri erano convinti che anch’egli coltivasse sostanze stupefacenti. Anche in questo caso i militari possedevano elementi per credere che, nel terreno del padre (costui, da sottolineare, estraneo alle vicende) Beneggiamo coltivasse ingenti quantità di sostanze stupefacenti con la finalità di cederle poi per lo spaccio al dettaglio in vista dell’Estate “da sballo” alle centinaia di migliaia di giovani e giovanissimi. 
 
Anche in questo caso, dopo qualche ora di attesa, ecco sopraggiungere nel terreno adocchiato dai Carabinieri l’anziano genitore che, alla vista dei militari, si è da subito dimostrato collaborativo confidando “La robaccia per cui siete qui è tutta di mio figlio, ora vi mostro dov’è e se gli date una bella lezione vi ringrazierò sempre… solo così si può salvare”, indicando così ai militari una zona nascosta del terreno dove, occultate tra coltivazioni di fichi d’india, si ergevano centocinquanta piante di “Cannabis Indica” – detta comunemente Marijuana – dell’altezza di 60/ 90 cm ed in piena fioritura. Il fiuto dell’Unità antidroga successivamente intervenuta – e proveniente dalla scoperta di poco tempo addietro – ha permesso altresì di ritrovare, nascosta abilmente in una legnaia ivi presente, una confezione con all’interno qualche centinaio di semi (con ogni probabilità della medesima pianta e che saranno oggetto di Analisi Scientifiche).

Condotti presso gli Uffici della Compagnia di Gallipoli e della Stazione di Aradeo per le formalità di rito, zio e nipote, su disposizione del P.M. di turno, Dott. Giovanni Gagliotta sono stati poi tradotti presso la Casa Circondariale di Lecce. Il 41enne amico di Masciullo, inoltre, è stato deferito in stato di libertà. Le pistole sequestrate verranno inviate presso i Laboratori di Balistica del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche al fine di stabilirne l’esatta provenienza e se sono state usate in azioni delittuose.