Imbrattato il muro dell’Istituto d’Arte, ripreso dalle telecamere. La Polizia continua con le indagini

La Polizia continua con le indagini che intendono identificare gli autori degli imbrattamenti in città. Nelle ultime ore, le telecamere hanno aiutato gli agenti nelle operazioni di riconoscimento.

Continuano le indagini della Polizia di Stato per risalire agli autori degli imbrattamenti in città. Nelle scorse ore, gli agenti hanno individuato un giovane leccese, denunciandolo per il reato di deturpamento ed imbrattamento di cose altrui. Accuse dalle quali, adesso, il ragazzo dovrà difendersi nelle sedi opportune.

Visionate le immagini delle telecamere

Il riconoscimento è stato possibile grazie all’ausilio delle immagini delle telecamere (più volte visionate dagli investigatori della Digos) mentre, nei pressi del muro dell’Istituto d’Arte “G. Pellegrino” – situato di fronte al Palazzo di Giustizia – avrebbe scritto con una bomboletta spray di colore nero le frasi: “Saverio Libero, No Tap, + pietre meno sbirri, + sbirri morti, ACAB, nessun arresto ci fermerà No Tap“. O almeno, questo quanto sostenuto dagli operatori.

Attività info-investigativa

Non solo. Dalla Questura fanno sapere che l’identificazione è risutata possibile anche grazie ad una pregressa attività info-investigativa e di polizia giudiziaria, visto che l’attivista, peraltro, è stato anche destinatario, lo scorso mese di dicembre 2017, del Foglio di Via Obbligatorio, con divieto di fare ritorno nel Comune di Lecce per un periodo di tre anni.

Adesso, invece, sono in corso le indagini per risalire ai responsabili delle scritte abusive sul muro del Convento degli Agostiniani.



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