Nella giornata di ieri, martedì 16 luglio, è andato in fumo l’intero sito del parco archeologico di Parabita. Per ore intere, le fiamme hanno colpito e distrutto tutte le strutture.
Oltre 45 ettari sono andati bruciati e solo grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile sono state messe in salvo le abitazioni della zona. Dopo 24 ore, nella mattinata di oggi c’erano alberi di ulivo che ancora ardevano.
“Un mese fa avevamo denunciato lo stato di abbandono del parco archeologico, sommerso dalle erbacce e dall’incuria totale, affermano i consiglieri comunali Alfredo Cacciapaglia, Francesca Giannelli, Giuseppe Provenzano e Biagino Coi, del Gruppo di minoranza ‘Persone & Progresso’.
“Chiediamo che si faccia luce e verificare se dietro quanto è accaduto può esservi la condotta criminale di qualche mano sconsiderata e quella irresponsabile di chi, avvisato per tempo, proprio da noi, per lo stato di degrado che ha fatto sì che tale misfatto potesse compiersi.
Grazie all’intervento dei volontari dei Vigili del Fuoco non si è consumata la tragedia.
Con qualche migliaio di euro si sarebbe evitato questo scempio mentre noi assumeremo ogni iniziatica utile perché siano accertate le responsabilità di chi per supponenza, ignoranza e arroganza ha ucciso un immenso patrimonio culturale della Città.
A breve – concludono – presenteremo un’interpellanza affinché nel prossimo consiglio si discuta di quanto accaduto e valutare le responsabilità politiche e penali del fatto”.
