Il giorno dopo l’incidente mortale sulla 275 che collega Maglie a Leuca, nel punto di svincolo a Scorrano, incidente che ha funestato la vita di molte famiglie salentine, come tante altre volte accaduto in passato proprio su quell’arteria, la politica prende la palla al balzo e pone al centro dell’attenzione, o se vogliamo della sensibilità comune, il problema di quella strada che sembra proprio non essere adeguata al traffico veicolare che sopporta. Quante battaglie, quante manifestazioni, quante iniziative per mettere al centro dell’agenda delle amministrazioni competenti l’ampliamento e la messa in sicurezza di quel percorso. Eppure neanche a seguito dei pronunciamenti degli organi giudiziari sembra essere cambiato qualcosa e tuttora si aspettano notizie certe.
Scende subito in campo il consigliere regionale di Forza Italia Luigi Mazzei: «Ancora vite spezzate sulla Maglie-Leuca, nello stallo delle istituzioni. Oltre a stringermi al dolore delle tante famiglie che hanno pagato un prezzo salatissimo, il più salato, chiedo al Comitato 275 di organizzare una manifestazione di protesta presso la sede di Bari dell’Anas e do la mia disponibilità a parteciparvi. Così come auspico, a questo punto, l’intervento degli organi giudiziari competenti per far luce sui ritardi e le eventuali responsabilità».
L’accusa di Mazzei ai tanti ritardi della burocrazia non si fa attendere: «I fondi ci sono, la gara è stata espletata eppure i lavori di raddoppio delle corsie non iniziano e si continua a morire. Perché l’Anas non consente l’apertura dei cantieri? Perché, nonostante il moto di protesta degli ultimi tempi, ancora è tutto fermo? Ci sono profili giuridici da verificare e ritengo che la magistratura dovrebbe attenzionare la procedura cercando di vederci chiaro e consegnare alla cittadinanza la verità: quel sangue macchia una strada e le coscienze di chi impedisce i necessari lavori per metterla in sicurezza. Ormai abbiamo perso tanto, troppo tempo e non si può accettare di pensare che si possa calpestare il valore della vita umana per l’inedia ingiustificata della burocrazia»
Ancora più dura Tiziana Montinari, Responsabile Nazionale Dipartimento Tutela Vittime e Dirigente Nazionale FdI-AN: «Quanto accaduto ieri è la riprova dell’urgenza di decisioni definitive riguardo la SS 275. Interrogazioni parlamentari, fiaccolate, comitati e tavoli di lavoro sono destinati a tradursi in nulla di fatto se la politica non coglie l’assist per trasformarlo in concretezza.»
L’esponente di Fratelli d’Italia ricostruisce tutta la storia relativa ai famosi lavori per l’ampliamento, ricordando gli intoppi delle procedure: «Poco più di un mese fa, da me sollecitata, veniva presentata da Fratelli d’Italia-AN un’interrogazione parlamentare al Ministro dei Trasporti ed infrastrutture Maurizio Lupi per capire cosa la politica intendesse concretamente fare prima dello scadere del termine per la presentazione del progetto esecutivo previsto per il 31 dicembre p.v. Nel corso di ripetuti sopralluoghi sui siti interessati dalla futura cantierizzazione la Guardia di Finanza ha rivelato la presenza di tonnellate di rifiuti speciali tombati secondo usi abbastanza diffusi su questo territorio. E la risposta a riguardo non si è fatta attendere: la Procura della Repubblica leccese ha chiarito definitivamente che nessun cantiere potrà essere aperto in quei luoghi se prima non si procederà alla bonifica degli stessi. La Procura di Roma ha aperto un’inchiesta per irregolarità delle procedure e lo stesso Presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, è indagato per abuso di potere. Insomma il classico feuilleton all’italiana. Ora, forse, ci è rimasto di rivolgerci direttamente ai Santi visto che nessuno ascolta le urla di dolore dei familiari delle Vittime che nel corso degli anni aumentano in modo esponenziale.»