
Un’ indagine partita per scoprire gli autori del furto commesso in un' abitazione di Carmiano nei primi giorni di settembre. In quella circostanza, oltre a qualche monile in oro e a una piccola somma di denaro, fu asportato dal muro un mobile-cassaforte, che conteneva tre fucili da caccia. Il danno ammontò a 8000 euro circa. Ma la visione di alcuni filmati di videosorveglianza registrati da private abitazioni ed esercizi commerciali ha dato la svolta.
I sospetti sono ricaduti su un gruppo di ragazzi e nella mattinata di ieri, tutti gli appartenenti al gruppo di presunti ladri sono stati perquisiti, al fine di ricercare le armi rubate.
A casa di uno di loro, Alessandro Mazzeo, 33enne leccese ma residente ad Arnesano, è stata trovata parte della refurtiva rubata nell'abitazione dove sono stati asportati i fucili, ovvero una cassettina di attrezzi contenuta nella stessa cassaforte. Il riscontro ha dato quindi conferma ai sospetti che Mazzeo avesse commesso il furto e per questo l’uomo è stato deferito in stato di libertà per il reato di furto in abitazione. In più, nella stessa abitazione, sono stati trovati arredi da giardino e utensileria da lavoro rubati dal cortile di una azienda di Carmiano alla fine di agosto. Anche per questo Mazzeo è stato deferito anche per il reato di ricettazione.
Ma non finisce qui, i carabinieri della Stazione di Carmiano, nella serata, hanno proceduto all'arresto del 33enne perché trovato in flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. A seguito della perquisizione domiciliare, infatti, i militari lo hanno trovato in possesso di 300 gr. di marijuana.
Tornando all’indagine per furto, nella casa di un altro sospettato, un minorenne di Carmiano, sono stati trovati 35 gr. di marijuana: per tale motivo il ragazzo, in concorso con il fratello maggiorenne, è stato deferito in stato di libertà alla Procura dei minori per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Tutta la refurtiva e lo stupefacente citati sono stati sottoposti a sequestro, mentre Mazzeo, su disposizione del PM di turno, dott.ssa Vallefuoco, è stato condotto presso il carcere di Lecce, con addosso il fardello dei numerosi capi d’imputazione.