Investimenti non autorizzati utilizzando le firme di due clienti? Chiesto il processo per ex direttore di filiale

L’imputato risponde delle accuse di truffa ed appropriazione indebita. Le due presunte vittime si sono costituite parte civile con l’avvocato Angelo Terragno.

Avrebbe inserito falsamente le firme di due clienti per effettuare una serie di investimenti in titoli ed azioni bancarie.
L’ex direttore di filiale di una nota banca, sita in un paese dell’hinterland di Lecce, è imputato per truffa ed appropriazione indebita. Il 65enne, difatti, è stato già raggiunto da una richiesta di rinvio a giudizio, a firma del pm Francesca Miglietta.
Nelle scorse ore, si è svolta l’udienza preliminare davanti al gup Marcello Rizzo.

L’imputato, assistito dagli avvocati Luigi Covella e Paola Merola, ha chiesto un rinvio preliminare. E le due presunte vittime di truffa, intanto, si sono costituite parte civile con l’avvocato Angelo Terragno. L’udienza è stata rinviata al mese di settembre.

Le indagini sono state condotte dagli uomini della Guardia di Finanza di Lecce. Secondo l’accusa, tra il 2012 ed il 2014 (i reati vennero accertati nel 2016), il 65enne in quattro tranches, avrebbe effettuato all’insaputa dei clienti, una serie di investimenti in titoli ed azioni di una banca, per un valore complessivo di 352.450 euro.
In che modo? A volte riaccreditando a notevole distanza di tempo, le somme arbitrariamente prelevate dal conto corrente cointestato ai due clienti e talvolta distraendo definitivamente le somme.

Durante le indagni è stata anche effettuata una duplice perizia grafologica.



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