Malato e povero: la Regione non paga il ricovero. Ora deve 52mila euro

Mhoamed Mellah, 52enne marocchino residente nel Salento, dovrebbe all’ospedale San Raffaele di Alessano ben 52mila euro. L’assessore Elena Gentile aveva promesso di farsi carico delle spese. I soldi non sono mai arrivati e la Regione Puglia è¨ stata chiamata in Tribunale.

La triste storia di Mohamed Mellah, 52 anni, nato in Marocco e residente ad Alessano, affetto da una tetraparesi spastica e costretto, da anni, al ricovero in un letto d’ospedale.

Mohamed arriva nel Salento quasi dieci anni fa e trova lavoro come saldatore meccanico, ma a causa di un grave incidente, si ritrova paralizzato nel letto.

Assistito dal solo fratello, trova ricovero presso il San Raffaele di Alessano, ma, a causa dell’esigua pensione di invalidità percepita, non è in grado di coprire tutte le spese a suo carico.

Per quelle mediche ci pensa la Asl, ma le rette mensili per le spese non sanitarie si accumulano negli anni arrivando ad un cifra spropositata: 52mila euro.

Mohamed non è in grado di sostenerle. Per questo, l’ex Assessore regionale alla Sanità Elena Gentile, aveva promesso nel 2006 – quando l’uomo era ricoverato in una clinica a Gagliano – che la Regione Puglia se ne sarebbe fatto carico, ma gli anni sono passati e i soldi non sono arrivati alle strutture.

Mohamed è stato ricoverato presso il San Raffaele di Alessano dal 2007. Dopo tutti questi anni, il dirigente della struttura ha inviato alla Regione gli atti giudiziari affinché si presenti in Tribunale, insieme ai comuni di Presicce e Gagliano, in cui l’uomo ha avuto la residenza.

Mohamed ora vive a Corsano e la sua triste storia, ha interessato la diplomazia consolare. Il Console del Regno Unito del MaroccoVincenzo Abbinanate, nella giornata di ieri sera, appena appresa la notizia del disagio in cui versa il cittadino marocchino, ha scritto al Presidente della Regione Puglia, alla direzione della Asl di Lecce, al sindaco di Alessano e alla Rsa San Raffaele in cui è stato ospite il cittadino africano, per avere ragguagli in merito ai fatti denunciati dagli organi di stampa.

 “Imprescindibile è l’esigenza – spiega il Console Abbinanate – di poter assicurare a tutti i soggetti presenti sul territorio ogni forma di tutela umana, assistenziale e sanitaria, nel rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo, obiettivo cardine del mio mandato consolare. Con stupore, il mio ufficio ha appreso della notizia relativa ad un cittadino marocchino citato in giudizio poiché “moroso” nei confronti della RSA di Alessano (Le), di una ingente somma per delle cure prestate e non onorate, nonostante l’impegno preso dalla Regione Puglia nel reperire le risorse necessarie. E’ doveroso, quindi, approfondire tale situazione e far chiarezza, valutando gli eventuali profili di responsabilità dei soggetti che avrebbero dovuto tempestivamente adoperarsi”.
 
Abbinanate, nei prossimi giorni, incontrerà la famiglia di Mohamed Mellah.