Maria Grazia, al suicidio non ci crede più nessuno. Le ipotesi dell’omicidio a ‘Quarto Grado’

Nella trasmissione televisiva di Rete 4, un capitolo dedicato alla storia della giovane 22enne di San Cassiano, trovata impiccata ad un albero di noce. A quanto pare prende sempre più piede l’ipotesi dell’omicidio.

Adesso a credere al suicidio di Maria Grazia sono rimasti in pochi ed il convincimento più diffuso, anche quello degli inquirenti leccesi, è che si sia trattato di omicidio.

La storia della giovane 22enne di San Cassiano è balzata ieri sugli schermi televisivi nella nota trasmissione di approfondimento di cronaca nera,  “Quarto Grado”, condotta dal giornalista Gianluigi Nuzzi e coadiuvato da Barbara Palombelli, Carmelo Abate, Gavino Sulas, Alessandro Meluzzi, Massimo Picozzi e l’ex comandate del Ris di Parma, Luciano Garofano.

In un’intervista rilasciata alla giornalista Alessandra Borgia, la mamma della giovane, la sigr.ra Lucia De Iaco porta avanti con grande forza e grande determinazione, una battaglia di verità.
Impossibile a suo dire che Maria Grazia si sia tolta la vita, con un gesto estremo, impiccandosi ad un albero di noce nelle campagne di San Cassiano a causa di un litigio con il fidanzato.

Era troppo solare, la ragazza, per non lasciar trapelare nulla, nemmeno un piccolo segnale e gli inquirenti la pensano allo stesso modo, ovvero che si sia trattato di un omicidio camuffato, in maniera
approssimativa, da suicidio.

Molto alta la 22enne per rendere credibile, da un punto di vista della dinamica, l’ipotesi che in un primo momento era stata ritenuta come la più plausibile, ovvero quella che con la tracolla della borsa si sarebbe impiccata.

Sul registro degli indagati, al momento, non è iscritto nessuno, ma si stanno ricostruendo le ultime ore frenetiche di vita di Maria Grazia, cercando di comprendere qualcosa di più del rapporto con il fidanzato e con gli amici, attraverso la ricostruzione dei tabulati telefonici.