Era da tempo che Antonio Coronato, 35enne di Soleto era finito sotto la lente di ingrandimento dei carabinieri della stazione locale, ma prima di entrare in azione i militari hanno voluto aspettare il momento giusto per “intervenire”. E così il giovane per giorni è stato osservato da lontano e pedinato fino a mercoledì pomeriggio, quando gli uomini in divisa, al termine di un servizio specifico finalizzato alla repressione del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, lo hanno tratto in arresto e successivamente condotto ai domiciliari.
I sospetti dei militari sono diventati “certezze” durante la perquisizione personale e domiciliare, scattata come detto mercoledì. I carabinieri, infatti, all’interno della sua abitazione hanno trovato un vasetto in vetro contenente circa nove grammi di marijuana e tre sacchetti di cellophane contenenti altri quattordici grammi della medesima sostanza. Ma non è finita qui, i carabinieri della locale stazione hanno rivenuto anche il materiale solitamente utilizzato per il confezionamento delle dosi. Il tutto, come da prassi, è finito sotto sequestro.
Il ritrovamento nel corso della perquisizione dei ventitré grammi (totali) di stupefacente e di tutto l’occorrente per impacchettarlo, insomma, è costato caro al trentacinquenne di Soleto che, come detto, dopo gli accertamenti di rito è stato prima arrestato e poi sottoposto agli arresti domiciliari, come disposto dal Pubblico Ministero di turno della Procura di Lecce, il dottor Arnesano.
