
In un fazzoletto di terra, ricavato in un cortile, Luigi Zampilli, operaio 64enne aveva ricavato il suo piccolo ‘orticello’ dove coltivava le sue piante di cannabis indica. L’uomo, fino a questo momento sconosciuto alle forze dell’ordine, è così finito ai domiciliari con l’accusa di produzione, coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, marijuana per l’esattezza.
Nonostante fosse un insospettabile, i Carabinieri lo tenevano sott’occhio da giorni, almeno fino a ieri pomeriggio quando hanno deciso di bussare alla porta della sua abitazione. Dai sospetti alle certezze, il passo è stato breve: in casa del 64enne, infatti, i militari hanno scoperto un vero e proprio laboratorio per la gestione di tutte le fasi della lavorazione: dalla coltivazione, alla produzione, fino al confezionamento della droga.
Nell’orticello, come detto, l’uomo coltivava piante di marijuana, di cui una – alta oltre 130 cm – è stata trovata ancora in fase vegetativa. Ma le sorprese non sono finite: nel vano caldaia, gli uomini in divisa hanno scoperto altre due piante della lunghezza di 130cm ciascuna, in fase di essiccazione e oltre 2 chili e 250 grammi, sempre di marijuana, già stati riposti in uno scatolo pronti per il confezionamento.
La droga era ovunque, l’hanno trovata persino all’interno di un pollaio: ad una traversa in ferro, infatti, erano stati appesi oltre 2,65 chili della stessa sostanza in rami già essiccati. Altra scoperta in una camera da letto, dove suddiviso tra involucri in vetro, alluminio ed alcuni cesti in vimini sono spuntati fuori 1 kg e 100gr di marijuana pronta per il confezionamento, due bilancini di precisione e numerosi semi di cannabis indica.
La sostanza stupefacente, le piante, i semi ed i bilancini di precisione sono stati sottoposti a sequestro e l’uomo, dopo le formalità di rito su disposizione del Pubblico Ministero di turno, la dott.ssa Paola Guglielmi, è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.