Maxi truffa all’INPS con epicentro Casarano: dieci condanne

Al termine del processo è intervenuta la prescrizione del reato per molti imputati e sono state emesse anche alcune assoluzioni. Ricordiamo che nel giugno 2015, fu individuato un secondo filone investigativo dell’inchiesta ‘Caronte’.

Dieci condanne ma anche la prescrizione del reato per molti imputati e alcune assoluzioni, nel secondo troncone processuale "Caronte". Il collegio della seconda sezione penale ( Presidente Pasquale Sansonetti) ha ritenuto colpevoli, infliggendo la pena di 1 anno e 6 mesi ciascuno (in relazione a periodi ed episodi differenti di indennità di mobilità riscosse), soltanto per il reato continuato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche: Roberto Della Castelle, 69 anni e Donata Tornesello, 66 anni entrambi di Matino ; William Pasquale Parrotto, 43 anni, Lugi Parrotto, 69enne ed Elvira Giannuzzo, 64 anni; Santa Perrone, 65 anni ed Emilio Del Genio, 62 anni; Giuseppe Fracasso, 69enne; Giovanna Maria Roma, 64 anni tutti di Casarano; Roberto Seclì, 43enne di Parabita. Inoltre, i giudici hanno disposto per ciascuno la sospensione della pena ( esclusi Perrone e Fracasso) e il risarcimento del danno verso la parte civile da liquidarsi in separata sede.

Manuela Delle Castelle, Roberto Della Castelle, Donata Tornesello e Antonio Riccardo sono stati invece assolti "perché il fatto non sussiste" dal reato di associazione a delinquere; Maria Ausilia Maglione,52 anni di Alezio per il reato di concussione.
I giudici hanno invece dichiarato il "non doversi procedere" per intervenuta prescrizione in merito al reato di truffa e falso ideologico, nei confronti di: Fabiola Raffaella Antonaci, Sabrina Antonaci, Antonia Coppola, Maria Neve De Matteis, Daniela Felline, Raffaella Russo, Patrizia Carrozza, Stefania Reho, Salvatore Fracasso, Lucia Grazia Guida, Grazia Scorrano, Loredana Legittimo, Salvatore De Luca, Claudio Parrotto.
Gli imputati sono assistiti, tra gli altri, dagli avvocati Donato Mellone, Massimo Fasano, Ivana Quarta, Vincenzo Venneri, Francesco Zompì, Giancarlo Vaglio, Andrea Sambati, Giovanni Bellisario. Invece, INPS si è costituita parte civile con l'avvocato Giuseppe Minerva.

Invece si è già concluso il processo relativo al principale troncone, processuale con 30 condanne inflitte il 7 novembre di due anni fa.  Ricordiamo che nel febbraio 2009, la guardia di finanza di Gallipoli riuscì a smascherare una maxi truffa all'Inps. Oltre un centinaio di indagati, di cui 48 finiti agli arresti fra carcere e domiciliari.L'inchiesta denominata "Caronte" fu coordinata dal pubblico ministero Marco D'Agostino. Quindici le imprese coinvolte per avere messo in piedi un raggiro che prevedeva la fittizia assunzione di lavoratori, con la percezione di contributi assistenziali e previdenziali, e, in diversi casi, anche con l' ingresso illegale in Italia di centinaia di extracomunitari. Ad organizzare la truffa, l'agenzia di consulenza "Acquaviva" di Casarano, gestita dai tre fratelli Antonio Giovanni, Giuseppe, e Bianca Maria. 

Nel giugno dello stesso anno, invece, il pubblico ministero Alberto Santacatterina individuò un secondo filone investigativo " Caronte", poi confluito nel processo celebratosi oggi. Altre cinque aziende (tre di Matino, due di Casarano), e 27 nuovi indagati, questa volta a piede libero, coinvolti nel maxi raggiro.

Si calcola che attraverso la fittizia assunzione di lavoratori, le società in questione avrebbero indebitamente percepito contributi assistenziali e previdenziali per circa 335mila euro.



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