Nell’ambito dell’intensificazione dei servizi di controllo economico del territorio volta alla prevenzione e alla repressione dei traffici illeciti promossa dal comando generale del Corpo, le “Fiamme Gialle” leccesi – in sinergia con le istituzioni salentine quali Prefettura e Procura della Repubblica – hanno svolto nei giorni appena trascorsi una serie di controlli finalizzati a contrastare la commercializzazione di prodotti con segni falsi, ovvero contraffatti, nel capoluogo e nelle principali località balneari. La peculiarità dell’intervento ha permesso ai “baschi verdi” – dopo un’intensa attività info-investigativa svolta anche attraverso continui contatti con fonti informative ed appostamenti – di individuare i principali punti di snodo, stradali e ferroviari, che collegano la città alle località balneari del Salento (queste ultime punto di riferimento, durante la stagione estiva, di numerosi venditori abusivi ambulanti).
Il piano coordinato ha dunque riguardato quattro distinti interventi, presso la stazione ferroviaria di Lecce, i terminal di trasporto provinciale dalla città barocca verso le marine salentine e presso quella di Porto Cesareo, con l’intento di anticipare ed arginare l’arrivo sulle spiagge salentine di centinaia di venditori ambulanti abusivi (più i connessi problemi di ordine pubblico derivanti da tale massiccia presenza).
I finanzieri hanno sequestrato merce, peraltro di scarsa fattura e di pessima qualità, consistente in 2.754 pezzi tra cui 267 accessori di abbigliamento, 271 scarpe, occhiali e relative custodie, 21 borse contraffatte e 2195 etichette con logo contraffatto, oltre a 219 cd musicali e 32 dvd illecitamente riprodotti. Il tutto privo della relativa documentazione contabile atta a giustificarne la provenienza. All’esito delle verifiche sono stati deferiti alle competenti autorità due soggetti di nazionalità senegalese, per la violazione degli artt. 474 (introduzione nello stato e commercio di prodotti con segni falsi) e 648 (ricettazione) del c.p., nonché per le violazioni inerenti i diritti d’autore punite dall’art. 171 ter della legge 633/41.
I controlli proseguiranno per tutta la stagione. Dall’inizio del mese di giugno sono stati sequestrati complessivamente 593.889 prodotti contraffatti (tra cui capi d’abbigliamento, calzature e borse da donna riconducibili a griffes di note case di alta moda), ovvero pericolosi per la salute, con il deferimento all’Autorità Giudiziaria di 45 responsabili.
