
Avrebbe minacciato il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, e l’aggressore finisce sotto processo.
A partire dal 26 febbraio, un 61enne leccese dovrà comparire davanti al giudice di Pace. L’imputato risponde dell’accusa di minacce. Il “primo cittadino” leccese, difeso dall’avvocato Francesco Calabro, non si costituirà parte civile. La decisione è dovuta al fatto che si è trattato di un fatto isolato ed il sindaco non ha ricevuto altre minacce dall’uomo.
I fatti risalgono al 30 giugno del 2018. Era un sabato sera ed era in corso la manifestazione sportiva “Mi Games” in Piazza Libertini.
Salvemini, che era in compagnia di moglie e figlio, venne avvicinato dall’uomo, che lo avrebbe minacciato e aggredito, per motivi legati alla sistemazione dell’attività commerciale di alcuni suoi familiari che gestivano un chiosco.
Il 61enne, dopo aver proferito nei confronti del sindaco una serie di insulti e minacce, del tipo “Mo te cciu“, avrebbe cercato di gettarsi addosso. Tentativo sventato dal pronto intervento dell’Assessore Paolo Foresio che era assieme a lui.
Successivamente, per mano dell’avvocato Francesco Calabro, legale del sindaco Salvemini, è stata presentata una denuncia in Questura. In seguito alle indagini condotte dalla Digos, venne aperta un’inchiesta penale e successivamente arrivò un decreto di citazione diretta a giudizio, a firma del procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone, nei confronti del 61enne.