Era la mattina del 18 settembre, dello scorso anno, quando i carabinieri della stazione di Lecce principale hanno “consegnato” a L.D.M. (queste le sue iniziali), 47enne del capoluogo salentino, il provvedimento che, di fatto, gli impediva di avvicinarsi alla sorella e al cognato. La misura cautelare era solo una conseguenza della querela presentata dai coniugi: il racconto della coppia era condito da minacce, aggressioni verbali e persino pedinamenti. Tutti atteggiamenti del 47enne causati, pare, da dissidi di natura familiare ed economica.
Sono passati mesi da quell’episodio e ieri, gli uomini in divisa, hanno bussato alla porta della abitazione dell’uomo per “sostituire” la misura cautelare del divieto di avvicinamento con gli arresti domiciliari così come disposto da un’ordinanza emessa dalla Prima sezione penale del Tribunale di Lecce.
L’Autorità Giudiziaria è stata informata dell’accaduto dai Carabinieri della stazione di Lecce principale che procede.
