Risponde alle domande del giudice e fornisce la propria versione dell’accaduto lo psicologo arrestato nelle scorse ore per avere palpeggiato una 25enne.
Si è svolto difatti in mattinata, dinanzi al gip Marcello Rizzo, l’interrogatorio di garanzia di L. P., 65 anni di Diso, ai domiciliari con l’accusa di violenza sessuale. L’indagato, assistito dall’avvocato Luigi Suez, in circa un’ora di ascolto, ha negato di avere molestato l’allieva. L’uomo ha ricostruito i fatti, dicendo che non conosceva la ragazza prima di quella visita avvenuta nel primo pomeriggio del luglio scorso presso l’ambulatorio di una struttura pubblica e finalizzata alla preparazione dei test psicoattitudinali del concorso in polizia. Lei era molto tesa e lui le avrebbe consigliato il training autogeno, facendola stendere sul lettino. Dunque, una tecnica di rilassamento che prevede anche l’uso delle mani. Successivamente, si sarebbero spostati in un’altra stanza per fare il suddetto test, in circa due ore.
Invece, secondo la presunta vittima, durante la visita ambulatoriale, lo psicologo l’avrebbe molestata, prima baciandola sulle mani per poi allungare le sue mani sul seno e sulle parti intime. La ragazza, sostiene poi che colta di sorpresa al momento dei fatti, si sarebbe messa a piangere e gridare, ma avrebbe comunque denunciato l’accaduto solo 10 giorni dopo.
Il difensore dell’indagato valuterà se presentare un ricorso al Tribunale del Riesame, chiedendo la revoca della misura. Inoltre, si è già rivolto ad un luminare della psicologia, per chiedere di esaminare i test psicoattitudinali, oggetto della visita.
Ricordiamo che L.P. è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari eseguita nelle scorse ore dagli uomini della Squadra Mobile di Lecce e richiesta dal Pm Giovanna Cannarile.