Morte di Gregorio Durante, finisce con 4 assoluzioni il caso ‘Cucchi’ salentino

Conosce il suo epilogo la vicenda della morte di Gregorio Durante nel carcere di Trani: ad essere condannato soltanto uno dei 5 imputati, ovvero il dirigente sanitario. I famigliari urlano la propria indignazione

Da quella terribile notte di San Silvestro oggi arriva la sentenza per la morte del neretino Gregorio Durante, deceduto nel carcere di Trani nel quale si trovava per aver dato un ceffone ad un ragazzo durante il periodo di Sorveglianza a cui era sottoposto.

Oggi è il giorno della sentenza per omicidio colposo a carico dei 5 imputati, i medici che lo ebbero in cura mentre era detenuto.

Ricordiamo che Durante soffriva di terribili cisi epilettiche che dovevano essere curate in un determinato modo. Eppure, la situazione del detenuto si era aggravata fino a quella fatale notte.

La famiglia della vittima chiede giustizia sin dal primo momento, da ben tre anni. E alle parole del Giudice titolare nel processo celebrato con rito abbreviato, la madre di Gregorio, la signora Virginia, la compagna (e madre di due bambini) hanno gridato “vergogna,vergogna, questa non è giustizia” con un carico di rabbia assolutamente palpabile.

In aula sono risuonate, quindi, le parole “assoluzione” per 4 imputati: ad essere condannato a 4 mesi di reclusione solo il dirigente sanitario.

Insomma, la storia che ha sconvolto il Salento, tanto simile al caso Cucchi, vede un epilogo che proprio non piace a chi voleva giustizia per una morte ancora avvolta nel mistero, su cui, secondo i famigliari, non sarebbe stata gettata la luce giusta.