La Procura vuole vederci chiaro sulla morte dell’avvocato Vittorio Mormando, deceduto sabato scorso dopo otto ore trascorse in ospedale per sottoporsi ad alcuni accertamenti.
Il pubblico ministero di turno ha aperto un’inchiesta sul decesso del 79enne leccese, grande tifoso della squadra giallorossa ed impegnato nel corso dell’attività professionale di avvocato civilista ed amministrativista, in diverse attività della Figc. È stato, in passato, Consigliere ed era ancora in carica nella “Commissione carte Federali”. L’ipotesi di reato al vaglio degli inquirenti è omicidio colposo, al momento a carico di ignoti. È stato il figlio Carlo, anch’egli avvocato, a sporgere denuncia nella serata di sabato.
Disposto il sequestro della salma
Intanto, è stato dato mandato al legale Luigi Rella di seguire gli sviluppi delle indagini. La salma di Mormando non è stata restituita alla famiglia, poiché a breve verrà eseguita l’autopsia. Inoltre, il pm Francesca Miglietta sta acquisendo le cartelle cliniche dei medici che hanno avuto in cura l’avvocato, durante le ore trascorse presso il Fazzi. La Procura, nelle prossime ore, dovrebbe procedere all’iscrizione nel registro degli indagati di personale medico ed infermieri.
L’avvocato Mormando si è spento sabato scorso, intorno alle 18, presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce. Dopo aver raggiunto il Pronto soccorso, su indicazione del medico medico di famiglia, è stato sottoposto ad una serie di accertamenti per circa otto ore. Occorre ricordare che l’avvocato leccese era stato ricoverato nei mesi scorsi per un delicato intervento chirurgico e soffriva di una patologia. I familiari, ad ogni modo intendono capire, come mai sia trascorso un tempo così lungo per effettuare gli esami medici e se sia stata scelta la terapia adeguata per curare il paziente.
