Non ce l’ha fatta la 25enne ricoverata, in gravi condizioni, all’Ospedale di Scorrano per le bruciature riportate in quello che, in un primo momento, sembrava un incidente domestico avvenuto nella sua abitazione di Cutrofiano che condivideva con altre donne. È stata una delle sue coinquiline a chiedere aiuto, dopo averla trovata in uno stato di semi-coscienza. La chiamata al 118 e la folle corsa verso il “Vellis Delli Ponti”, dove è stata affidata alle cure dei medici non sono bastate a salvarle la vita. La 25enne, originaria di Matino, è spirata alle prime luci dell’alba.
Che cosa sia accaduto e perché le condizioni della giovane siano improvvisamente precipitate sono domande, al momento, senza risposta. Nella ricostruzione dei fatti, qualcosa non torna. Sul caso, stanno indagando i Carabinieri della Compagnia di Gallipoli, guidati dal comandante Francesco Battaglia che, con il prezioso aiuto dei colleghi della stazione di Cutrofiano, stanno provando a fare luce sui punti della vicenda rimasti oscuri.
La salma della ragazza è stata trasferita presso la camera mortuaria del “Vito Fazzi” di Lecce in attesa che il Pubblico Ministero di turno conferisca l’incarico ad un medico legale. L’autopsia potrebbe chiarire le cause del decesso, ancora avvolte dal mistero. Quando è arrivata in Ospedale, la 25enne presentava diverse bruciature sul corpo, ma – secondo indiscrezioni – si tratterebbe di ustioni vecchie di almeno una settimana. Se siano state curate male o non curate affatto lo diranno gli accertamenti successivi.
L’unica pista esclusa, al momento, è solo quella dell’omicidio. Gli uomini in divisa non hanno trovato nulla che possa avvalorare la tesi della morte violenta. Più probabile, invece, che si tratti di un suicidio. La venticinquenne – considerata un soggetto delicato e problematico – aveva già provato a togliersi la vita.
Gli interrogatori stanno andando avanti. I Carabinieri stanno ascoltato alcuni testimoni per tentare di mettere insieme tutti i pezzi del drammatico puzzle.
