Muore a 49anni dopo un’operazione al cuore: indagati 15 medici del ‘Vito Fazzi’

L’accusa è di omicidio colposo. Fabiano Brunetti è morto sabato 19 marzo nel reparto di terapia intensiva. L’iscrizione nel registro degli indagati è soltanto un atto dovuto in vista dell’autopsia che si terrà giovedì prossimo.

La Procura di Lecce vuole vederci chiaro sulla morte di Fabiano Brunetti, deceduto il 19 marzo scorso al “Vito Fazzi” di Lecce. Dopo l'apertura di un'inchiesta "scattano" quindici avvisi di garanzia. Naturalmente, occorre sempre ricordarlo, si tratta soltanto di un atto dovuto in vista dell'autopsia fissata per il 30 marzo che permette agli indagati di nominare un proprio difensore di fiducia.
 
L'esame autoptico verrà eseguito, a partire dalle 13.00, dal medico legale Roberto Carusi di Brindisi. Nei giorni scorsi, il pubblico ministero Maria Vallefuoco, come da prassi, avvalendosi della collaborazione degli uomini di polizia giudiziaria della Procura, ha proceduto con l'identificazione dei medici del reparto di Cardiologia che hanno avuto in cura l'uomo e che hanno partecipato all'operazione al cuore a cui Brunetti è stato sottoposto mercoledì 16 marzo.
 
Contestualmente, gli inquirenti hanno proceduto all'acquisizione delle cartelle cliniche.
 
Ricordiamo che Fabiano Brunetti, un operaio 49enne di Carpignano, è morto nel reparto di terapia intensiva del Fazzi, quando da poco erano passate le 18.00 di sabato 19 marzo. L'uomo era stato sottoposto ad un intervento al cuore per l'applicazione di alcuni by-pass il mercoledì precedente, ma nella notte tra giovedì e venerdì successivi le sue condizioni sono peggiorate. Brunetti ha cominciato ad accusare una crisi respiratoria che ha reso necessario un suo ritrasferirsi o nel reparto di terapia intensiva.
 
L'inchiesta è stata messa in moto dopo la denuncia dei famigliari dell'uomo che ora vogliono conoscere la verità.



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