Non dichiarano il possesso di armi e munizioni. Dieci denunce in stato di libertè

Durante una serie di servizi preventivi, i Carabinieri di Gallipoli hanno denunciato in stato di libertà dieci persone con l’accusa – da cui ora dovranno difendersi – di omessa denuncia di armi e munizioni. In tutto sono stati sequestrati venti fucili, una pistola ed oltre duece

I militari dell’Aliquota Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Di Gallipoli hanno, nelle ultime settimane, effettuato una serie di servizi preventivi e repressivi sulle armi illecitamente detenute da soggetti nell’intero territorio di competenza. Nella fattispecie l’attenzione dei militari si è concentrata su quelle armi, già lecitamente detenute, i cui proprietari sono deceduti ed i cui eredi hanno omesso di consegnarle alle Autorità ovvero di denunciarle a loro volta, come previsto dalla vigente normativa.

Il problema è che spesso di queste armi gli eredi perdono le tracce, tenendole in armadi e ripostigli da cui non riemergerebbero più rischiando, oltretutto di divenire preda di furti da parte di soggetti che, invece, quelle armi le potrebbero usare in rapine ed altri fatti delittuosi. Uno scopo essenzialmente preventivo quindi, basandosi sull’assunto che sequestrare e togliere dalla circolazione queste armi ha come ricaduta l’impossibilità che le stesse possano cadere nelle mani della malavita. Nel corso dei controlli sono state ben dieci le persone deferite in stato di libertà per il reato di omessa denuncia di armi e munizioni ed illecita detenzione di armi comuni da sparo.

I militari, nel corso dei servizi, hanno sequestrato 20 fuciliuna pistola ed oltre 200 munizioni di varia tipologia. Le armi, quasi tutte in ottime condizioni, sono state poste sotto sequestro. Infine, per evitare di incappare in spiacevoli “disavventure” giudiziarie, in caso di rinvenimento di armi o munizioni ovvero di decesso di propri familiari che si sapeva le detenessero, è sempre opportuno recarsi presso il Comando territorialmente competente per avviare le previste procedure di legge ovvero di consultare il sito www.carabinieri.it alla Sezione “consigli” dove sono riportate tutte le informazioni di interesse.