Morte del feto dopo il taglio cesareo. Il gip, “Nuovi accertamenti investigativi sul ginecologo”

La decisione porta la firma del giudice Sergio Tosi. La morte avvenuta nell’ottobre 2018. L’accusa è quella di responsabilità colposa per morte in ambito sanitario.

Il giudice dispone nuove indagini sulla morte di un feto, avvenuta nell’ottobre di un anno fa.

La decisione porta la firma del gip Sergio Tosi che ha ordinato ulteriori accertamenti per il ginecologo di fiducia di una coppia originaria di Gallipoli, dopo l’opposizione all’archiviazione presentata dagli avvocati Speranza Faenza e Carmine De Paolis.

L’accusa è quella di responsabilità colposa per morte in ambito sanitario.

Il gip sostiene nell’ordinanza che “È necessario un ulteriore accertamento investigativo per accertare se il distacco intempestivo della placenta possa essere stato causato dalla gestosi non curata”.

Accolta, invece, l’istanza di archiviazione del pm Maria Consolata Moschettini, per altri quattro medici che assistettero la donna presso l’Ospedale di Gallipoli, dopo gli esiti dell’autopsia che stabilì la morte naturale.

L’inchiesta

La morte del feto si è verificata il 3 ottobre del 2018 e successivamente il marito della donna ha presentato un esposto in Procura.

La signora originaria di Gallipoli, al nono mese di gravidanza, si sarebbe presentata in Ospedale, avvertendo forti dolori, nonostante le precedenti rassicurazioni del proprio ginecologo di fiducia.

Nel pomeriggio, i medici decisero di sottoporla al taglio cesareo. Tutto sembrava essere andato per il meglio, ma in realtà poco dopo, le condizioni del neonato sarebbero peggiorate. Trasportato verso il “Vito Fazzi” di Lecce, sarebbe poi deceduto lungo il tragitto. Invece, la madre, sarebbe stata trasferita in Rianimazione, nel nosocomio gallipolino. Fortunatamente, le sue condizioni sono man mano migliorate.



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