Omicidio Copertino, ex carabiniere freddato davanti al figlio: confermato l’ergastolo

Silvano Nestola venne assassinato fuori dalla casa della sorella, con quattro colpi di fucile, la sera del 3 maggio del 2021 a Copertino, dinanzi al figlio piccolo.

Arriva la conferma della condanna di primo grado all’ergastolo per Michele Aportone, il presunto killer dell’ex carabiniere Silvano Nestola, assassinato fuori dalla casa della sorella, con quattro colpi di fucile, la sera del 3 maggio del 2021 a Copertino, dinanzi al figlio piccolo.

La sentenza è stata emessa oggi dai giudici della Corte d’Assise d’Appello di Lecce (presidente Teresa Liuni) che hanno accolto l’istanza del sostituto procuratore generale Salvatore Cosentino.

I giudici hanno inflitto il massimo della pena a Michele Aportone, 72enne di San Donaci, disponendo come in primo grado l’isolamento diurno per 1 anno, per omicidio volontario, aggravato dalla premeditazione e dai motivi abietti e futili e detenzione illegale di arma da fuoco.

Confermato il verdetto di primo grado della Corte d’Assise di Lecce (presidente Pietro Baffa, a latere Maria Francesca Mariano e giudici popolari) che prevedeva anche il pagamento di una provvisionale di 50mila euro ciascuno ed al risarcimento del danno (in separata sede) per i familiari di Silvano Nestola, parte civile con gli avvocati Luca Puce, Laura Minosi, Gaetano Vitale e Maria Grazia Avellis.

Invece, gli avvocati Francesca Conte e Ladislao Massari hanno chiesto l’assoluzione per l’imputato, sostenendo che si sia trattato di un processo indiziario e potranno fare ricorso in Cassazione.

Le indagini si sono avvalse delle immagini di videosorveglianza. Nel corso dell’inchiesta coordinata dai pm Paola Guglielmi e Alberto Santacatterina e condotte dai Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce, è emerso che Silvano Nestola dopo essersi separato dalla moglie aveva iniziato una relazione con la figlia di Michele Aportone (anche lei separata), ma tale rapporto era fortemente osteggiato da Aportone e da sua moglie. Va detto che la madre di Elisabetta era stata inizialmente iscritta nel registro degli indagati per omicidio, ma la sua posizione è stata archiviata.

Invece, Michele Aportone venne poi arrestato e condotto in carcere con ordinanza del gip.



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