Omicidio Greco-Marino, al via il processo di primo grado

Questa mattina, nell’ aula della Corte d’ Assise di Lecce, è cominciato, alla presenza dell’ imputato Franz Occhineri, il processo per l’omicidio Greco-Marino, avvenuto a Campi Salentina nel marzo dello scorso anno

Un inizio molto atteso per via dei colpi di scena che si sono susseguiti nel corso delle indagini preliminari.
È cominciato questa mattina, alla presenza dell’imputato Franz Occhineri, il processo di primo grado per l’omicidio di Luca Greco e Massimiliano Marino.
 
Il Presidente della  Corte di Assise di Lecce, Roberto Tanisi, alla presenza del Pubblico Ministero, Giuseppe Capoccia, dell’avvocato di Occhineri, Antonio Savoia e di quello delle parti civili, Giuseppe Lefons, ha proceduto all’acquisizione delle prove ed all’affidamento dell’incarico di una perizia trascrittiva di alcune intercettazioni, all’Ingegnere Luigina Quarta. Non erano presenti i cinque testimoni previsti per oggi, motivo per cui, l’udienza odierna è stata differita al 20 gennaio 2015.
 
Oltre a Franz Occhineri sono stati rinviati a giudizio dal GIP Vincenzo Brancato anche Mino Perrino, Francesco Cippone, Luigi Tasco, Cesare Tondo, Diego Quarta e Antonio Monticelli.  Per Occhineri, Cippone e Perrino, il giudice decretava che i tre “avevano, in concorso tra loro, con premeditazione, cagionato la morte di Massimiliano Marino e Luca Greco”.
 
Il movente dell’omicidio, in base alle indagini del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Lecce, sarebbe stato la gelosia, per alcuni apprezzamenti sessuali espressi da Luca Greco, nei confronti della compagna di Perrino. Quest’ultimo, dunque, assieme a Cippone ed Occhineri che sono stati indagati per omicidio solo in un secondo momento, permettendo una svolta alle indagini,  avrebbe, nella mattina del 10 marzo 2013, condotto Greco e l’amico Marino, “scomodo testimone”, presso una casa in costruzione nelle campagne di Campi Salentina; qui, i tre amici avrebbero prima pugnalato Greco, esplodendogli poi un colpo di pistola e con la stessa arma avrebbero sparato diverse volte contro Marino. Successivamente, Perrino, Cippone ed Occhineri si sarebbero adoperati ad incendiare, in un luogo lontano da quello dell’omicidio, la Lancia Lybra di Massimiliano Marino. Infine, assieme a Tasco, avrebbero soppresso  i cadaveri di Greco e Marino, trasportandoli in un’altra località e gettandoli in una cisterna colma d’acqua.
 
Le prossime date del processo serviranno a far luce su un omicidio che ha creato grande sconcerto nella comunità di Campi Salentina.  
(di Angelo Centonze).



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