Omicidio Greco-Marino: il pubblico ministero chiede l’ergastolo per due imputati

Quest’oggi, nell’ambito del processo per il duplice omicidio di Campi Salentina, l’accusa, rappresentata dal P.M. Giuseppe Capoccia, ha chiesto, dinanzi al GUP Vincenzo Brancato, il massimo della pena per Mino Perrino e Francesco Cippone.

Si è conclusa con la richiesta dell’ergastolo per due imputati, l’attesa requisitoria del Pubblico Ministero Giuseppe Capoccia nell’ambito del processo per l’omicidio Greco/Marino.

Quest’oggi, dinanzi al GUP Vincenzo Brancato si è tenuta l’udienza per il duplice omicidio di Campi, che si è conclusa con la richiesta del carcere a vita per Mino Perrino (reo confesso) e Francesco Cippone, mentre per il terzo presunto omicida, Franz Occhineri, che ha scelto il rito ordinario, si dovrà attendere l’inizio del prossimo anno per saperne di più sul procedimento a suo carico.

I tre, secondo l’accusa ed in base alle indagini del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Lecce, avrebbero, la mattina del 10 marzo 2013, condotto Luca Greco e l’amico Massimiliano Marino, “scomodo” testimone”, presso una casa in costruzione nelle campagne di Campi Salentina; qui, i tre amici avrebbero prima pugnalato Greco, esplodendogli poi un colpo di pistola, e con la stessa arma avrebbero sparato diverse volte contro Marino. Successivamente, Perrino, Cippone ed Occhineri si sarebbero adoperati ad incendiare, in un luogo lontano da quello dell’omicidio, la Lancia Lybra di Massimiliano Marino.

Il movente dell’omicidio, sarebbe stato la gelosia, per alcuni apprezzamenti sessuali espressi da Luca Greco, nei confronti della compagna di Mino Perrino, il quale avrebbe quindi orchestrato questo efferato delitto, coinvolgendo: Francesco Cippone e Franz Occhineri (indagati per omicidio solo in un secondo momento, permettendo così una svolta alle indagini); Luigi Tasco (anch’egli verrà giudicato in seguito con rito ordinario), che li avrebbe aiutati a sopprimere  i cadaveri, trasportandoli in un’altra località e gettandoli in una cisterna colma d’acqua; Diego Quarta ( a cui, sempre quest’oggi è stato chiesto un anno di carcere per aver venduto la pistola ai due presunti assassini). Gli altri indagati sono Cesare Tondo ed Antonio Monticelli.

Dopo le richieste del PM, si attende l’esito del processo che chiarirà i molti lati oscuri (a partire dal movente) di un delitto, che per la sua crudeltà e violenza, ha lasciato interdetta la comunità di Campi Salentina.

di Angelo Centonze



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