Omicidio Noemi. La famiglia: ‘No all’archiviazione dell’inchiesta sul padre di Lucio’

Dopo l’iscrizione di Biagio Marzo sul registro degli indagati con l’accusa di occultamento di cadavere, la Procura ha chiesto l’archiviazione. Ora la famiglia di Noemi sta valutando l’ipotesi dell’ opposizione. Parlano i legali.

La famiglia di Noemi Durini non si arrende e valuta di presentare opposizione alla richiesta di archiviazione per Biagio Marzo, padre di Lucio. La notizia era trapelata qualche giorno fa ed oggi i legali chiamano la nostra redazione per mettere i puntini sulle “i”.

l’avv. Blandolino il giorno dell’udienza

Gli avvocati Mario Bladolino e Francesco Zacheo, che difendono i familiari della studentessa di Specchia, potrebbero presentare a breve l’istanza presso la Procura ordinaria. L’avvocato Mario Blandolino a tal proposito, afferma:“Stiamo valutando la situazione complessivamente . . Al momento, però, non è stata ancora depositata l’istanza di opposizione all’archiviazione e non ci siamo determinati in maniera ufficiale sul da farsi. Non puntiamo il dito contro nessuno, si tratta solo di normali valutazioni in questa fase procedimentale”.“.

L’analisi delle celle telefoniche

In particolare, vengono richiesti nuovi e più approfonditi accertamenti tecnici sulle celle telefoniche, per capire se vi fossero tracce di altre persone sulla scena del delitto.

A tal proposito, occorre ricordare, la difesa si avvale della consulenza informatica dell’ingegnere Luigina Quarta. Nello specifico, “s’intende approfondire la perizia tecnica sui segnali radio delle antenne cellulari che conterrà dettagli sulla localizzazione delle celle telefoniche agganciate in specifiche posizioni da soggetti dotati di dispositivi mobili come cellulari, telefonini, tablet, notebook o navigatori satellitari, il loro raggio di copertura all’interno della mappa geografica, i possibili passaggi di celle durante gli spostamenti o in posizione statica e ulteriori informazioni utili a ricostruire dinamiche a fini investigativi“.

Non solo, poiché “dai dati acquisiti dalle autorità e presenti nel fascicolo processuale si richiede uno studio su tutti i dispositivi transitati nell’area individuata dalla cella telefonica ad individuare dispositivi che possano essere associati alla Famiglia dell’imputato o di persone che possano avere collegamenti con lo stesso“.

Infine, “L’analisi delle celle telefoniche permette una mappatura della copertura di rete degli operatori di telefonia mobile per ricostruire spostamenti, posizioni geografiche, eventualmente riscontrare o confutare alibi e dichiarazioni. Questo accertamento a seguito dell’analisi delle celle telefoniche e della loro copertura permetterà ad avere uno studio completo non solo se alcuni cellulari sono transitati in quella zona ma ad individuare anche dove fossero le persone coinvolte nel procedimento“.

Biagio Marzo era stato iscritto inizialmente nel registro degli indagati con l’accusa di occultamento di cadavere.
Lucio, occorre ricordare risulta al momento unico indagato per la morte della 16enne di Specchia.

Il 2 e 3 ottobre si celebrerà il processo con rito abbreviato presso la procura dei minori.

Il 18enne di Montesardo avrebbe tirato in ballo il proprio genitore, affermando che lo avrebbe aiutato a seppellire il corpo della povera Noemi. Di questa lettera, il giovane ha parlato nel corso di un interrogatorio svoltosi nei mesi scorsi.

Successivamente, nel corso dell’udienza preliminare avrebbe però ritrattato, dicendo di aver fatto tutto da solo.



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