La Cassazione ha confermato l’ergastolo per Davide Camassa, arrestato stamane dai carabinieri.
Un delitto cruento, che scosse il Salento e l’opinione pubblica. La vittima è stata la giovane Angela Petrachi, 31 anni all’epoca. I fatti risalgono al 26 ottobre 2002 e sono avvenuti a Melendugno. Complessa la vicenda giudiziale che si è conclusa definitivamente solo pochi giorni fa, con la condanna definitiva della Suprema Corte per colui che è stato indicato come il responsabile, dopo una assoluzione in primo grado nel 2007 “per non aver commesso il fatto”, ed una successiva condanna alla pena dell’ergastolo nel 2012 della Corte d’Appello di Lecce.
Giovanni Cosimo Camassa, agricoltore 47enne di Melendugno, insomma, è stato riconosciuto colpevole di aver dapprima violentato la giovane Petrachi nelle campagne di Borgagne, strangolata con i suoi stessi slip, per poi seviziarne con il coltello il corpo esanime. Camassa, difeso nel corso del procedimento penale dagli avvocati Donato Amato e Francesca Conte, dopo le formalità di rito è stato tradotto alla Casa Circondariale di Lecce dove dovrà scontare la massima pena definitiva.
I Carabinieri della Stazione di Martano hanno effettuato l’ arresto oggi in ottemperanza all’ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Lecce, in seguito alla sentenza della Suprema Corte di Cassazione.