Operazione antidroga ‘Froth’. oltre 100 anni di carcere per i 16 imputati coinvolti

Nel processo di primo grado celebratosi con rito abbreviato, il Gup Simona Panzera ha accolto le richieste di condanna del Pubblico Ministero, riguardanti importanti personaggi legati alla criminalità organizzata, coinvolti nell’operazione antidroga Froth.

È arrivato nel pomeriggio di oggi l'atteso verdetto del processo con rito abbreviato che vedeva protagonisti elementi di spicco della criminalità organizzata salentina.
 
Dopo che l'accusa, nella persona del Pubblico Ministero, Giuseppe Capoccia, aveva invocato centoventi anni di carcere per i 16 imputati coinvolti nella grossa operazione antidroga denominata Froth, con l'accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso, finalizzata alla detenzione e al traffico di sostanze stupefacenti, c'è stata la sentenza di primo grado.
 
Il Gup Simona Panzera, ha confermato le richieste di condanna, chiedendo nello specifico: 17 anni per Davide Vadacca (la sua posizione non era stata discussa dal PM), considerato a capo dell'organizzazione, difeso dagli avvocati Francesca Conte e Cristiano Solinas; 7 anni e 10 mesi per Teodoro Di Lauro, 57 anni, di Brindisi; 12 anni per Alessio Bellanova, 32 anni, di Lecce; 8 anni e 10 mesi per Luca D’Attis, 35 anni, di Lecce; 10 anni e 2 mesi per Salvatore Notarnicola, 33 anni, residente a Torchiarolo; 9 anni e 4 mesi per Cinzia Prinari, 51 anni, di Lecce; 8 anni per Eugenio Antonio Campa, 55 anni, di Bagnolo del Salento; 6 anni per Carmelo Cazzella, 44 anni, di Lecce; 4 anni e 10 mesi per Antonio Conte, 29 anni, di Lecce; 4 anni e 6 mesi per Pietro Bellanova, di Lecce; 5 anni e 4 mesi per Maria Dell’Anna, 32 anni, di Lecce;  3 anni e 2 mesi per Marco Perrone, 40 anni; 6 anni per Antonio Nicola Tanzi, 48 anni, di Mola di Bari; 3 anni e 4 mesi per Bedjay Ardian, 27 anni, di origini albanesi; 1 anno e 8 mesi per Triska D’Amato, 25 anni, di Lecce e 3 anni e 4 mesi per Dhori Tole, 23 anni, albanese. Il collegio difensivo degli imputati era composto da Elvia Belmonte, Anna Maria Ciardo, Ladislao Massari, Alexia Pinto, Alessandro Costantini Dal Sant, Fulvio Pedone, Cosimo Rampino.
 
Le indagini, iniziarono nel maggio del 2012, e permisero di scoprire una grossa organizzazione criminale, specializzata nello spaccio di ingenti quantitativi di eroina e cocaina, nella quale, un ruolo importante era rivestito dalle donne. A questo filone investigativo, andò ad aggiungersi quello dell'operazione Reset (inchiesta coordinata dal sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia Guglielmo Cataldi) che portò all'arresto di Davide Vadacca, Salvatore Notarnicola, Alessio Bellanova e Luca D'Attis, accusati di aver favorito la latitanza del boss Roberto Nisi.

Di Angelo Centonze



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