Lascia il carcere Davide Petrachi, l’ex portiere del Lecce arrestato nel corso dell’operazione “Movida”.
Il Tribunale del Riesame ha accordato gli arresti domiciliari al 33enne di Melendugno, difeso dagli avvocati Raffaele Benfatto e Salvatore Donadei.
Il collegio (Presidente Silvio Piccinno, a latere Pia Verderosa, relatore Antonio Gatto) ha revocato la misura del carcere, sostituendola con i domiciliari, anche per altri tre indagati. Si tratta dei parcheggiatori di una nota discoteca del Salento: Roberto Patera, 41 anni e Graziano Romano, 40enne, entrambi di Nardò. E poi, Andrea Montinaro, 44enne di Vernole.
Per tutti loro, il Procuratore Aggiunto Guglielmo Cataldi ha riqualificato il reato, nell’ipotesi lieve di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. Inoltre, i legali degli indagati hanno già presentato istanza di patteggiamento dinanzi al gip Edoardo D’Ambrosio, dopo avere concordato la pena con la Procura che ha dato anche parere favorevole alla scarcerazione.
L’inchiesta
Nelle scorse settimane, il gip Giulia Proto ha convalidato l’arresto “ritardato” di Davide Petrachi.
Il giudice, attraverso apposita ordinanza, ha convalidato tutti gli altri arresti, eseguiti il 21 agosto nel corso dell’operazione “Movida”. Il gip ha però disposto l’immediata scarcerazione per: Adil Ghazi, 53enne di origini marocchine ma residente a Porto Cesareo; Luca Stefano Indirli, 20enne di Porto Cesareo e Carmelo Schillaci, 19enne di Nardò.
Inoltre, il gip ha scarcerato Marco Vetrugno, 41 anni di San Pietro in Lama, applicando soltanto il divieto di dimora a Nardò.
Il collegio difensivo
Gli arrestati sono assistiti dagli avvocati: Raffaele Benfatto, Salvatore Donadei, Gianpiero Geusa, Luigia Muscetra, Massimo Muci, Marco Luigi Elia, Giuseppe Romano, Massimo Zecca, Cosimo D’Agostino, Pasquale De Monte, Federica Maglie, Tommaso Valente, Anna Inguscio, Paolo Cantelmo, Loredana Pasca.
Intanto, la sospensione per giorni dieci, disposta dal Questore, anticipa la chiusura del “Birreghe”, sul lungomare di San Foca, presso il quale Davide Petrachi e Andrea Montinaro vennero “pizzicati” a spacciare. Ancora prima era stata sospesa l’attività del Ficodindia.