“La svolta 2.0” su spaccio di droga nel Basso Salento. Altri due arrestati tornano in libertà

I Carabinieri del Comando provinciale di Lecce, alle prime luci dell’alba del 21 ottobre scorso, hanno eseguito 23 provvedimenti cautelari

Tornano in libertà, altri due arrestati dell’operazione “La svolta 2.0” che, nei giorni scorsi, ha permesso di sgominare due presunti gruppi criminali egemoni nell’area casaranese, nello spaccio di sostanze stupefacenti.

Il Tribunale del Riesame (Presidente Carlo Cazzella, a latere Anna Paola Capano e Pia Verderosa) ha annullato l’ordinanza e revocato la misura degli arresti domiciliari per Gianluca Pizzolante, 45enne di Ugento e Luca Tarantino detto “Quartara”, 38enne di Ugento.

Non solo, i giudici hanno confermato l’ordinanza in relazione all’accusa di spaccio e annullata per l’estorsione a Paolo Stefanelli detto “Mangone”, 39enne di Tricase, che ha ottenuto i domiciliari (si trovava in carcere).

È “caduta”, inoltre, l’accusa di associazione mafiosa per Ferdinando Librando, 54enne di Melissano, che rimane comunque detenuto in carcere per altra causa. Il Riesame ha dunque accolto i ricorsi presentati dall’avvocato Biagio Palamà. e dall’avvocato David Alemanno, codifensore per Librando.

Al termine di una scorsa udienza, invece, sono tornati in libertà: Paola Caputo, 38enne di Melissano; Stefano Ciurlia, 42enne di Melissano; Vito Paolo Vacca, 25enne di Racale. Natashia Micaletto, 38enne di Melissano; Tommasa Isabella Venosa, 40enne di Melissano. È stato accolto il ricorso presentato dall’avvocato Francesco Fasano che aveva invocato l’annullamento dell’ordinanza di misura cautelare per i suoi cinque assistiti.

L’inchiesta

I Carabinieri del Comando provinciale di Lecce, alle prime luci dell’alba del 21 ottobre scorso, hanno eseguito 23 provvedimenti cautelari, a firma del gip Sergio Tosi, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, di cui 8 in carcere e 15 agli arresti domiciliari, nei confronti di altrettante persone indagate a vario titolo per “associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti”, “concorso in duplice tentato omicidio”, “porto e detenzione abusiva di armi”, “detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti”, “estorsione” e “tentata estorsione”.

L’indagine è iniziata nel marzo 2018 e rappresenta l’epilogo dell’attività investigativa che, il 26 luglio 2018, portò i militari a eseguire dieci fermi, a seguito dell’omicidio Francesco Luigi Fasano, avvenuto nelle campagne di Melissano.



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