Per altri reati, contestati a Giancarlo Mazzotta ed ad altre cinque persone, i giudici hanno escluso le aggravanti mafiose e disposto l'assoluzione o il non luogo a procedere per prescrizione.
Rischia di finire sotto processo il presunto boss, ritenuto tra i capi di un'associazione mafiosa attiva tra Monteroni e Carmiano e coinvolto anche in una recente operazione antimafia.
Palmina Martinelli non voleva prostituirsi, come era accaduto alla sorella maggiore e fu bruciata con l'alcool e un fiammifero, per punizione. Aveva 14 anni.
L’uomo ha confessato agli agenti di essere l’autore del gesto e di aver agito preso dalla rabbia per vecchi rancori nei confronti del proprietario del mezzo.
I fatti risalgono ad una serata di agosto del 2020 e si sarebbero verificati a Sannicola. La vittima ha subìto danni permanenti, in particolare una limitazione della vista a un occhio.