Pajare da riconvertire abusivamente in residence di lusso? Maxi sequestro e 34 indagati

Tra gli indagati, i proprietari delle pajare, i rispettivi progettisti e anche alcuni funzionari del comune di Alliste. Il sequestro riguarda numerose costruzioni residenziali in zona agricola, in un’area di oltre 6 mila metri cubi di superficie.

Scatta un nuovo maxi sequestro nelle campagne della marina di Alliste e sono complessivamente 34 gli indagati. L’inchiesta, condotta dalla Polizia Provinciale, è stata coordinata dal procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone. I militari hanno così eseguito il sequestro preventivo dell’area, convalidato dal gip Michele Toriello.

Le accuse, a vario titolo ed in diversa misura, sono di lottizzazione abusiva, distruzione e deturpamento di paesaggio, violazione del vincolo paesaggistico e abuso d’ufficio.

Tra gli indagati, i proprietari delle pajare, i rispettivi progettisti e anche alcuni funzionari del comune di Alliste.

Il sequestro riguarda numerose costruzioni residenziali in zona agricola, in un’area di oltre 6 mila metri cubi di superficie. La maggior parte delle abitazioni era munita anche di piscine, costruzioni in cemento armato e vialetti. Il tutto, secondo la Procura, in una zona agricola di notevole valenza paesaggistica e sottoposta a numerosi vincoli.

Le opere, considerate abusive dal pm, sarebbero state realizzate nell’ambito del progetto pilota “Abaco dei Trulli”, destinato alla riconversione delle pajare in esclusivi residence estivi.

Già in precedenza, era stato emanato un altro sequestro preventivo a firma del gip Stefano Sernia Nel corso delle indagini, la Procura si è avvalsa anche della consulenza tecnica dell’ingegnere Dino Borri.



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