Erano all’estero e percepivano indebitamente pensioni di invalidità civile erogate dall’Inps. Finiscono così nei guai 6 salentini che da tempo vivono e lavorano stabilmente al di fuori dei confini dello Stato italiano.
Le attività investigative sono state condotte d’iniziativa dai militari della Guardia di Finanza di Lecce.
I sei denunciati “non hanno tenuto in alcun conto” il requisito sostanziale della stabile ed effettiva residenza sul territorio nazionale ed hanno, inoltre, certificato falsamente redditi inferiori alla soglia prevista dalla legge per il conseguimento del beneficio sociale.
I soggetti denunciati, residenti in Svizzera e in Germania, per eludere l’attenzione ricevevano emolumenti assistenziali attraverso accrediti su conti correnti oppure ritiravano le somme allo sportello durante le permanenze, saltuarie, in Italia.
Attraverso l’incrocio dei dati trasmessi dall’Inps e dai comuni salentini, le indagini sono state estese a circa 3.900 posizioni ed hanno permesso di controllare flussi di spesa pubblica per oltre 106 milioni di euro.
Due i casi più eclatanti
Gli autori degli illeciti sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Lecce per il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato ed è stato possibile constatare l’indebita percezione per circa 400 mila euro.
Tra i casi più eclatanti è stata individuata una donna, originaria di Campi salentina e residente stabilmente in Germania, che ha eluso i controlli per oltre 27 anni, percependo in tal modo, indebitamente, 78mila euro.
Insieme a quest’ultima un uomo, originario di Trepuzzi e residente anch’egli in territorio tedesco, attraverso l’indebita attribuzione di un secondo codice fiscale, ha beneficiato di una doppia identità che gli ha permesso di intascare illegittimamente somme per complessivi 45 mila euro in 13 anni.
