Perseguita e aggredisce la sua ex convivente. Ai domiciliari 50enne leccese

La Squadra Mobile della Questura di Lecce ha documentato l’attività persecutoria dell’uomo manifestatasi anche in aggressioni fisiche, scenate in pubblico che hanno indotto la vittima a rifugiarsi in casa di familiari ed amici.

Dopo numerosi atti persecutori e violenze è stato arrestato dalla Polizia che ha deciso di osservarlo e tenere sott'occhio le sue mosse. Nel febbraio scorso una donna ha inoltrato una formale denuncia in Questura nei confronti del suo ex convivente, un 50enne leccese. Nell’ambito della denuncia la donna ha parlato di una relazione sentimentale intrattenuta con l’uomo in questione dall’ottobre del 2014, sin dall’inizio rivelatasi burrascosa a causa della gelosia di quest’ultimo, tanto che già dal mese di novembre la donna aveva cercato di chiudere il rapporto ed allontanarsi.

Da quel momento la situazione era degenerata e divenuta insostenibile a causa delle continue offese e maltrattamenti, anche estesi ai parenti della vittima. L’uomo aveva contattato conoscenti ed amici della donna, raccontando storie inventate ed offensive e diffamandola affinché si potesse ripristinare la convivenza. Servendosi di alcuni pretesti, l’uomo aveva più volte cercato di incontrarla fino ad effettuare una serie di appostamenti sotto casa, tanto che alla fine la ragazza aveva deciso di cambiare casa. Anche questa decisione, però, non è servita a nulla perché l’uomo ha continuato con messaggi telefonici e pedinamenti.

La Squadra Mobile della Questura ha poi documentato l’attività persecutoria dell’uomo manifestatasi anche in aggressioni fisiche, scenate in pubblico che hanno indotto la vittima a rifugiarsi in casa di familiari ed amici. A documentare le violenze anche dei certificati medici che hanno provato le violenze sessuali e le percosse subite. In diverse occasioni, inoltre, sono stati necessari anche alcuni interventi delle volanti sollecitate mediante il 113. A suffragare ulteriormente la denuncia, poi, numerose testimonianze fornite da conoscenti e vicini di casa della vittima.

Al termine degli accertamenti il Gip Maritati, su richiesta del Pm la D.ssa Vallefuoco ha applicato  la misura cautelare degli arresti domiciliari con divieto assoluto di comunicare in qualunque modo con la parte offesa, i suoi familiari e gli amici. Alcuni dati sensibili, riguardanti la donna, sono stati omessi a tutela della vittima.



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