Se l’estate sembra solo un lontano ricordo, grazie anche alle temperature quasi invernali, continuano, invece, i controlli della Capitaneria di Porto di Gallipoli. Solo che, questa volta, sotto la lente di ingrandimento dei militari sono finiti i prodotti ittici, al fine di tutelare il consumatore nell’acquisto. Ad “incappare” nella rete della Guardia Costiera della Città Bella è stata la pescheria di un supermercato nel comune di Lecce, dove nel corso delle verifiche è stato accertato il cosiddetto reato di frode in commercio.
In effetti, l’etichetta posta su alcuni alimenti pronti per essere acquistati dai ignari clienti riportava informazioni non veritiere: in altre parole, seppie, calamari e filetti di merluzzo venivano venduti come «prodotti freschi» nonostante che – come emerso dai controlli mirati sulla filiera di prodotto – il pesce in realtà era stato sottoposto ad un processo di decongelamento.
Così, 3 persone sono finite nei guai: il legale rappresentante, il responsabile del locale e l’addetto alla vendita deferiti all’autorità giudiziaria. Mentre il prodotto ittico è stato rimesso in vendita, ma solo dopo che è stato effettivamente accertato, insieme al personale medico dell’Asl, il buono stato di conservazione.
L’attenzione della Guardia Costiera continuerà ad essere alta affinché siano rispettate le norme per la corretta gestione degli stock ittici e per tutelare i cittadini da eventuali frodi, molto spesso mascherate da offerte commerciali particolarmente competitive.