
"Il macabro e vergognoso atto profanatorio consumatosi nelle ultime ore per mano di ignoti al Cimitero di Surbo ai danni degli aspetti più intimi e familiari del Sindaco Fabio Vincenti è un atto di una inaudita violenza morale” . Così commenta il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone quanto accaduto alle porte della città di Lecce e che non poco sdegno ha suscitato nella comunità surbina.
Questa mattina, infatti, il custode del Camposanto di Surbo ha fatto una scoperta terribile: la tomba della famiglia Vincenti era stata profanata, in particolare il loculo del nonno dell’attuale sindaco è stato trovato divelto e la bara poggiata in terra, scoperchiata.
Un gesto che, com’è nel sentire comune, Gabellone sostiene vada “condannato” e “immediatamente perseguito”. “Sono certo – prosegue il presidente della Provincia – che le forze dell'ordine e l'autorità giudiziaria saprà individuare chi ha mosso la mano di questi personaggi che provano ad intimidire e violentare la vita istituzionale e privata di un amministratore impegnato come il Sindaco Vincenti. A lui va tutta la solidarietà e la vicinanza umana della comunità salentina".
Nelle parole del numero uno di palazzo dei Celestini, quindi, non soltanto sdegno ma anche il timore che il gesto abbia origini intimidatorie nei confronti del primo cittadino di Surbo e non si tratti soltanto di una macabra bravata, viste anche precedenti manifestazioni di minaccia da parte di ignoti nei confronti di alcuni componenti della famiglia Vincenti.
Ma saranno le indagini avviate dai carabinieri della Compagnia di Lecce a dare le risposte che tanti si aspettano e soprattutto dare un nome e un volto a chi ha osato tanto, agli ignoti vandali profanatori che senza rispetto hanno messo in atto una simile azione.