Rapina a mano armata ad un’anziana di Carmiano: 39enne condannato ad 8 anni di reclusione

Al termine del processo, i giudici della prima sezione collegiale, hanno condannato il 39enne di Copertino. Il suo avvocato presenterà ricorso in Appello.

Avrebbe rapinato una ultrasessantenne e dopo essersi impossessato delle sue carte bancomat avrebbe effettuato un prelievo di denaro. Al termine del processo, i giudici della prima sezione collegiale (Presidente Pietro Baffa) hanno inflitto la pena di 8 anni e 3.500 euro di multa ad Alessandro Antonazzo, 39enne di Copertino, come richiesto dal pm Massimiliano Carducci.

Il suo difensore, l’avvocato Daniele Scala, ha invocato l’assoluzione sostenendo, tra le altre cose, che la macchina indicata nei fotogrammi dei carabinieri, non fosse quella di Antonazzo. Ad ogni modo, il legale presenterà ricorso in Appello, una volta depositate le motivazioni della sentenza.

Nei mesi scorsi, invece, Luca Modonato, 24enne di Carmiano, difeso dal legale Lorenzo Rizzello è stato assolto dal gup Michele Toriello, mentre B.G. 26enne sempre di Carmiano ha patteggiato a 10 mesi (escluso il reato di rapina), con l’avvocato Paolo Maglie.

Nel febbraio dello scorso anno, i carabinieri della stazione di Carmiano hanno eseguito tre ordinanze di custodie, richieste dalpubblico ministero, Maria Rosaria Micuccied emesse dal gip Edoardo D’Ambrosio.

Le attività d’indagine hanno permesso di ricostruire quanto avvenuto la sera del 17 novembre 2019, quando Modonato e Antonazzo, con il volto celato da un passamontagna e scaldacollo, avevano avvicinato una ultrasessantenne del posto e, dopo averla minacciata con una pistola, le avevano rubato la borsa.

Subito dopo i due si erano dati alla fuga, ma accortisi che all’interno del portafoglio la signora custodiva il bancomat, oltre a quello del fratello, con indicati i codici “pin”, decisero di utilizzare le carte per prelevare del denaro.

Probabilmente con l’idea di non farsi identificare i tre si sono diretti verso uno sportello bancomat a Porto Cesareo, dove le immagini delle telecamere di videosorveglianza hanno immortalato Modonato e B.G. che effettuavano vari prelievi per un ammontare totale di 950 euro.

La sera stessa e nei giorni successivi le pressanti attività di investigazione, condotte anche con alcune perquisizioni, hanno permesso di rinvenire in casa di B.G. una pistola a salve “Bruni mod. 92” oltre a 3 cartucce cal. 12, detenute illegalmente.

Sono stati così disposti gli arresti domiciliari per Modonato e Antonazzo, mentre l’obbligo di presentazione presso la polizia giudiziaria per B.G.. Sono al momento, tutti a piede libero.



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